Las Vegas: storia della Sin City e i luoghi più caratteristici

Capitale mondiale del divertimento e oasi di neon nel bel mezzo del deserto Mojave, Las Vegas attira oggi a sé circa 20 milioni di visitatori l’anno. Ma com’è nato il suo primo agglomerato urbano? E come ha fatto a trasformarsi in pochi decenni nella “Sin City” che tutti conosciamo? Scopriamolo insieme!
Pietro Romeo, Author at imiglioricasinoonline.net Scritto da: Pietro Romeo

Pubblicato il: 22.03.2024

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Le origini della città e lo zampino dei pionieri

La genesi della metropoli più luccicante al mondo risalgono a un paio di secoli fa. È il 1829 quando l’esploratore messicano Rafael Rivera mette piede per la prima volta in Nevada, luogo desertico e inospitale, nonché abitato fino a quel momento solo da una sparuta tribù di nativi americani.

Partito in direzione Los Angeles con 60 uomini al seguito, il fortunato pioniere si imbatte casualmente nella fonte d’acqua artesiana del Cienega, oggi oasi naturale conosciuta con il nome di “Las Vegas Springs”. La scoperta trasforma la pianura desertica in una tappa obbligata per i carovanieri in percorrenza lungo la “Old Spanish Trail”, rotta commerciale che all’epoca collegava il Messico settentrionale alla California.

Negli anni successivi, la presenza d’acqua fa sorgere insediamenti stabili, dando luogo alla formazione di un nucleo residenziale. Bisogna tuttavia attendere gli inizi del Novecento per assistere alla definitiva trasformazione del villaggio in centro urbano, con la complicità della “Union Pacific Railroad”, che decide di costruire nel territorio un importante snodo ferroviario, inaugurando i primi binari nel 1905.

Gran parte degli operai della ferrovia decidono dunque di stabilirsi sul territorio per l’intera durata dei lavori. In conseguenza l’abitato si espande anno dopo anno. Finalmente, nel 1911, Las Vegas acquisisce lo statuto ufficiale di città, adottando la sua prima carta di diritto pubblico e nominando addirittura un sindaco.

La legalizzazione del gioco d’azzardo e la nascita della Sin City

Il definitivo mutamento del centro urbano di Las Vegas avviene nel 1931, anno in cui lo Stato del Nevada decide di approvare in via definitiva una legge che legalizza il gioco d’azzardo. Nascono così i suoi primi casinò, inizialmente frequentati dai lavoratori della limitrofa Diga di Hoover, in costruzione proprio in quegli anni.

La regolarizzazione del gambling comincia ad attirare capitali e investimenti. Le sale da gioco aumentano di numero e dimensione, trasformandosi anche in attività ricettive e in grandi alberghi in grado di ospitare i turisti attratti dalle bellezze naturalistiche del territorio. Il primo tra tutti è l’Hotel casinò Flamingo, inaugurato nel 1946.

Gli anni Sessanta vedono il definitivo boom del gioco d’azzardo, che perde definitivamente lo stigma di business proibito e inizia a essere considerato, a tutti gli effetti, puro intrattenimento. Nasce la “Vegas Strip” e sorgono i principali templi del gambling; maestosi alberghi come il “Caesars Palace”, il “Luxor Hotel” e il “The Venetian”.

Un business in costante espansione e che spinge ancora oggi migliaia di italiani a visitare la città, nonostante la disponibilità in rete di casinò online top e di siti ADM per slot machine sia ormai un fatto assodato. Sicuramente l’esperienza dal vivo vuole ancora la sua quota ed in effetti, a conti fatti, Las Vegas vale davvero il prezzo del biglietto.

Non solo casinò: le altre attrazioni della metropoli

Sebbene la fama di Las Vegas sia dovuta principalmente ai casinò e al gioco d’azzardo, la città è nota a livello internazionale anche per altre particolarità. Alcune, come il business dei matrimoni, piuttosto bizzarre ma ben allineate all’atmosfera surreale della “metropoli dove tutto è possibile”. Ma il centro urbano è famoso anche per la sua fervente attività fieristica che lo ha trasformato negli anni in un polo d’attrazione per il turismo d’affari.

Sposarsi a Las Vegas

La capitale del gambling è uno dei luoghi del pianeta in cui è burocraticamente più facile convolare a nozze. La popolarità dei matrimoni celebrati a Las Vegas è cresciuta nel tempo, fino a trasformarsi in un vero e proprio topos letterario, ben impresso nell’immaginario collettivo. Il business ha numeri impressionanti: ogni anno vengono celebrate circa 144.000 nozze civili!

Coerentemente con lo stile pittoresco ed eccessivo della metropoli, questi riti si collocano sempre in uno spazio ambiguo che poco ha di sacro e molto di profano. Non è raro che a officiare le unioni si trovino sosia di Elvis Presley e di altri personaggi dello star system a stelle e strisce, inclusi nei pacchetti nuziali in vendita dalle agenzie locali.

I luoghi simbolo della città oggi

Risulta alquanto difficile fare una cernita delle attrazioni più rappresentative, visto il gran numero di stimoli visivi e di esperienze cui è soggetto il visitatore tipo. Ma quando si parla di Las Vegas non si può che partire dalla celebre “Strip”, la strada più importante dell’intero agglomerato urbano e forse la via più visitata e fotografata al mondo.

Sede dei principali Hotel&Casinò, del tempio dello shopping “Fashion Show Mall” e di tante altre attrazioni, la “Strip” è una sorta di universo parallelo del lusso e del superfluo che qui emerge in tutto il suo scintillio di neon e in spruzzi di fontane vertiginose. A farle da concorrenza, un altro centro gravitazionale della metropoli: la “Fremont Street”.

Situata nel cuore della Downtown, questa strada ha un particolare motivo di interesse storico in quanto è stata la prima via della città ad essere asfaltata. Qui è possibile vivere in prima persona la “Fremont Street Experience” attraversando una galleria di 450 metri, situata nei pressi del “Golden Gate Casinò” e composta da ben 12.000 lampadine led.

Diversamente attrattivo il ”Las Vegas Convention Center”, mastodontica costruzione, nonché emblema del turismo affaristico generato dalle attività della metropoli. Un totale di 450.000 metri quadrati adibiti a fiere, congressi, convention, panel che ospitano business man, stakeholders e imprenditori di ogni tipo.

Non altrettanto vistosa, ma parimenti iconica, la “Little White Wedding Chapel”, una cappella fondata nel 1955 che ha officiato le nozze di circa 800.000 coppie, di cui molte illustri. Da ricordare i matrimoni qui celebrati di Ben Affleck e Jennifer Lopez, Bruce Willis e Demi Moore, Rita Hayworth e Dick Haymes. Ennesima dimostrazione che la metropoli dei neon e del gioco d’azzardo è una macchina da sogni anche per chi, quei sogni, li ha già da tempo trasformati in realtà.

Giornalista freelance con alle spalle importanti collaborazioni con testate tra cui Il Fatto Quotidiano e La Stampa, dal 2014 mi sono avvicinato al mondo del gambling e iniziato a scrivere articoli a tutto tondo anche su questa tematica.