Elaine Wynn, chi era la famosa regina dei casinò di Las Vegas
Elaine Wynn è morta all'età di 82 anni lo scorso 14 aprile. Ci ha lasciato una delle personalità più importanti per quanto riguarda il settore dei casinò a Las Vegas. Una vita fatta di tanti spunti interessanti, legati all'attività di famiglia ma anche a una lunga serie di passioni.
Una donna legata a un marchio prestigioso
La morte di Elaine Wynn risale allo scorso 14 aprile. Al momento non sono ancora state svelate le cause del decesso. In ogni caso, come ben sappiamo, il suo nome è stato legato a doppio filo con le attività portate avanti dal marito Steve. La catena dei Wynn Resorts ha di fatto dettato il passo nel mercato a Las Vegas.
L’amore tra Steve ed Elaine Wynn è nato a cavallo tra gli Anni Cinquanta e Sessanta, sfociando nel primo matrimonio celebrato nel 1963. I due non arrivarono però neanche alle nozze d’argento, visto che nel 1986 divorziarono. Cinque anni dopo, però, fu celebrato il secondo matrimonio che è durato fino al 2010, scatenando vari pettegolezzi in quel di Las Vegas.
Il secondo divorzio portò a un accordo miliardario in favore di Elaine Wynn, la quale fu mantenuta nel consiglio di amministrazione. Un deal che in molti hanno collegato alle accuse a sfondo sessuale nei confronti di Steve, emerse negli anni successivi e che portarono uno dei fondatori della catena di casinò a lasciare la società che porta il suo nome.
Elaine Wynn, non solo business e case da gioco
La vita imprenditoriale di Elaine Wynn l’ha vista sempre in prima fila nel mondo dei casino resort. Oltre a essere la co-fondatrice della realtà che porta il nome del suo ex marito, la business-woman ha dato il via libera per finanziare la costruzione del Bellagio e del Mirage. A essi si aggiungono i progetti del Golden Nugget e dell’Encore.
Non solo infrastrutture, però, nella vita di Elaine Wynn. La donna non ha mai nascosto la sua passione per l’arte. Nel 2016, ad esempio, donò 75 milioni di dollari al Los Angeles County Museum of Art (LACMA), diventandone testimonial. Due anni prima aveva acquistato l’opera di Francis Bacon “Tre Studi di Lucian Freud” per la cifra record di 142,4 milioni.
Elaine Wynn, inoltre, era una stimata filantropa. La donna è stata uno dei primi volti della campagna “Me Too”, subito dopo l’esplosione dell’inchiesta contro l’ex marito. Inoltre, ha svolto importanti attività nelle più importanti comunità educative dello Stato del Nevada. Insomma, una personalità di grande struttura morale che ha saputo distinguersi nel sempre controverso mondo del gioco d’azzardo.