Cosa faresti se vincessi la lotteria €5.000.000? I risultati del sondaggio anonimo condotto a 1000 italiani

Federico Cremonesi Read more Corresponding author. federico.cremonesi@imiglioricasinoonline.net

Nato nel 1980 a Bologna, Federico Cremonesi è il fondatore di Imcoresearch e imiglioricasinoonline.net e ha conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Bologna nel 2005.

La sua passione per i dati, la statistica e la ricerca lo ha spinto a ottenere un Master in Data Science and Business Analytics. Le pubblicazioni di Federico hanno contribuito al dibattito nel campo delle dell’analisi dei dati applicata a temi cruciali come l’evoluzione dei media digitali, l’impatto delle tecnologie e il ruolo del gioco d’azzardo online nella società.

Federico Cremonesi è riconosciuto come un’autorità nel settore del gioco d’azzardo online, con una profonda conoscenza di casinò online, siti di scommesse e slot online. La sua esperienza pluriennale nel settore lo ha portato a fondare il rinomato sito imiglioricasinoonline.net, una risorsa di riferimento in Italia per trovare informazioni affidabili sui siti di gioco legali.

Oltre alla sua attività di ricerca e al suo coinvolgimento nell’ambito del gioco d’azzardo, Federico è un consulente molto richiesto nel campo della comunicazione digitale applicata al gambling online. Ha collaborato con importanti organizzazioni per sviluppare strategie di business, dimostrando la sua abilità nel tradurre concetti complessi in soluzioni pratiche.

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Highlights

Introduzione

Il sondaggio di cui vogliamo parlare, condotto da Pollfish e che ha visto coinvolti 1000 italiani con età differenti, sessi differenti, reddito e cultura diversi, geograficamente sparsi sul territorio, parte da una domanda molto intrigante: quale sarebbe la prima cosa che faresti se, inaspettatamente, vincessi 5 milioni di euro alla lotteria?

Domanda che fa pensare, certamente, perché mette in discussione non solo la persona ma anche la vita di prima, con una prospettiva di esistenza completamente estranea rispetto a ciò a cui si era abituati.

I risultati del sondaggio sono stati resi pubblici, così invece è come appariva il sondaggio.

Ci sono state molte risposte interessanti ed alcune che non ci si aspettava di trovare. Essendo inoltre un sondaggio anonimo si è potuto trovare dei pattern comuni tra le persone con una certa caratteristica comune, a parità delle altre (età, sesso, reddito, regione, ecc).

Le risposte sono state variegate: alcune più curiose, altre più umili, altre ancora un po’ legate allo stile di vita più lussuoso, più edonista, senza troppi pensieri verso il futuro. Quello che ne viene fuori è un ritratto inedito dell’italiano medio con scoperte e curiosità interessanti, molto legate all’egoismo alcune, altre molto generose, in generale meno prevedibili di quanto si possa pensare.

Scoperte e curiosità

Gli uomini tendono, in media, a rischiare più delle donne

La prima scoperta, legata alla spesa negli investimenti più che negli immobili da parte di persone di sesso maschile e già alla primissima domanda, mette in chiaro, fin da subito, che gli uomini sono più impulsivi, che hanno minor senso del rischio finanziario, che hanno voglia di investire molto più delle donne. Questo, però, in un contesto più ampio, si può valutare sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista sociologico.

Un primo studio, condotto da Sapienza, Zingales e Maestripieri su 500 studenti dell’MBA nel 2009, ci ha indotto a pensare, infatti, per lungo tempo, che la correlazione tra testosterone e impulsività rendesse gli uomini più propensi a rischiare. In effetti, i ricercatori hanno trovato delle corrispondenze tra l’elevato tasso di testosterone e una maggiore attenzione verso gli investimenti ma solo in alcuni casi e non in tutti.

Uno studio più recente, pubblicato da Psychology of Women Quarterly, vede, però, la tendenza al rischio dell’uomo dal punto di vista sociologico, permettendoci di comprendere quanto la società e le reazioni possano influenzare il comportamento di una persona. La ricerca parte dall’idea che le donne siano sempre state meno considerate e che, anche dal punto di vista lavorativo, una donna che pretende stipendi più alti o un ruolo di prestigio, sia vista con sospetto. Queste reazioni, però, non fanno parte del background sociologico dell’uomo medio che è più tendente a investire perché ha maggiori possibilità di essere apprezzato per quello che fa. Risposte e reazioni queste che è stato molto facile trovare anche nel sondaggio in cui l’uomo, senza ombra di dubbio, sa essere più arrischiato, più vicino all’edonismo, più appassionato del lusso e del piacere senza ripensamenti, senza immaginare il futuro.

La donna, in molte delle risposte del sondaggio, è sembrata, invece, essere più cauta, più pensierosa rispetto a ciò che potrà fare, meno libera di lasciare il lavoro, più condizionata dalla famiglia, dai figli, dal mutuo, dagli obblighi in generale. Solo i giovani, come vedremo anche in seguito, sembrano lasciarsi andare completamente, forse ancora più degli uomini in generale, giovani donne comprese.

Più di 1 giovane su 3 (Nord e Sud), anche dopo una grossa vincita, si trasferirebbe all’estero

Un’altra risposta interessante è quella riguarda proprio i giovani e il trasferimento all’estero. Diciamo che, nei dati del sondaggio, seppur i giovani restino i più propensi ad andare via dall’Italia, con una cifra da milionario in tasca e soldi facili da investire, ci penserebbero maggiormente. La cosiddetta “fuga dei cervelli”, infatti, non tocca solo le persone che vengono da aree meno industrializzate (e quindi con meno possibilità economiche) ma colpisce tanti giovani universitari che hanno voglia di poter progredire in carriera, con corsi di formazione e con stipendi adeguati agli studi che, in questo momento storico, non sembrano essere prioritari nel nostro paese.

La questione della scelta dei giovani di andar via dall’Italia è, quindi, uno dei problemi più complessi degli ultimi anni, in particolare per quanto riguarda il nostro territorio, e questa ricerca condotta dall’Università Bocconi di Milano cerca di dare una spiegazione più razionale e scientifica a questo fenomeno toccando varie argomentazioni. Nell’attuale contesto italiano, la situazione è particolarmente allarmante perché si tratta essenzialmente di una “fuga” senza scambio.

I giovani, nel sondaggio, comunque, non sono pensano di andar via ma ragionano maggiormente su scelte anche lontane. Risultano, infatti, essere più spavaldi su alcuni punti, come quello di aprire un’attività, ma sanno anche pensare al futuro molto più spesso, e con maggiore intelligenza, delle persone anziane che sono, invece, bloccate in un eterno presente, dimenticandosi completamente del fatto di avere ancora da campare. I giovani vanno via (o vogliono andar via) perché non ci sono i presupposti per vivere al meglio ma, come la stessa risposta alla domanda specifica del sondaggio sull’andare via ci ha fatto notare, resterebbero con presupposti differenti. Resterebbero qui, appunto, con soldi da parte, con la possibilità di poter inseguire i propri sogni, senza paura di dover chiedere un aumento di stipendio o di poter cambiare lavoro (seppure tanti, vedremo, continuerebbero a lavorare).

Donne e giovani continuerebbero a lavorare, gli uomini meno

Una delle risposte più importanti del sondaggio, infatti, è proprio quella che verte sulla volontà di continuare o meno a lavorare dopo la vincita. Molti uomini, soprattutto di mezz’età, hanno risposto che avrebbero scelto di investire bene per smettere di lavorare. Questa è una risposta netta, senza troppi pensieri legati al fatto di poter e dover occupare il tempo lavorativo in una maniera altrettanto valida. Il 52,6% dei giovani e anche tante donne hanno, invece, risposto che continuerebbero a lavorare, probabilmente prendendosi un po’ più di tempo libero.

Possiamo interpretare questi risultati in molti modi ma sembra che giovani e donne vedano il lavoro come strumento di realizzazione personale molto più degli uomini.

Il rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) dal titolo “Donne e lavoro: la spinta per l’uguaglianza” sostiene, infatti, che le disparità tra uomo e donna persistono: globalmente, le donne hanno il 30% in meno di probabilità di accedere al lavoro e solo il 32% di esse ricopre posizioni di amministratore delegato nelle maggiori aziende globali. Le donne predominano nei lavori mal retribuiti e atipici, e nei settori terziari.

32% di esse ricopre posizioni di amministratore delegato nelle maggiori aziende globali. Le donne predominano nei lavori mal retribuiti e atipici, e nei settori terziari.

Il divario salariale tra i generi rimane molto alto, con le donne che guadagnano in media il 20% in meno degli uomini per lo stesso tipo di occupazione. Le donne, come vediamo nel sondaggio, appaiono quindi più vulnerabili, meno vicine all’idea di rischio ma, al tempo stesso, pratiche e concrete, con un’idea di generosità evidente che tocca anche le generazioni future. Possiamo dire che, nel sondaggio, se l’uomo appare come un “tutto e subito”, la donna ha idea che ci siano figli e nipoti a cui pensare, con uno sguardo più “materno” verso ciò che la circonda, meno egoista.

I neri sono più generosi dei bianchi seppur più poveri

Un’altra curiosità interessante, che è venuta fuori attraverso il sondaggio, è che la popolazione nera risulta più aperta e più generosa rispetto ai bianchi e ai latini. Più delle donne, certamente più generose degli uomini come abbiamo visto, ci sembra sociologicamente importante sottolineare come un’etnia, genericamente valutata come meno abbiente rispetto a quella dei WASP (White Anglo-Saxons Protestants), abbia, in realtà, un modo di pensare agli altri che è molto più altruista, molto meno rivolto a sé stessi.

Questo è decisamente rilevabile anche nella domanda in cui viene chiesto agli intervistati a chi direbbero (e se direbbero) della vincita. Gli intervistati di pelle nera sono stati tutti molto più propensi a coinvolgere, e aiutare, amici e parenti, così come la comunità.

Uno studio americano del 2012 sostiene, infatti, proprio questo: nonostante, in genere il reddito sia più basso, i neri sono più generosi dei bianchi donando circa il 25% in beneficenza. Questo, secondo questa ricerca, deriva dalle condizioni in cui sono cresciuti e all’attenzione nei confronti di quelle che possono essere le difficoltà dell’altro.

I giovani fanno più donazioni e son più generosi dei boomer, seppur più poveri

I risultati del sondaggio evidenziano come i giovani tendano a donare in beneficenza più delle generazioni economicamente attive. Stimolante anche che i giovani pensino, molto più delle persone adulte, alla propria istruzione e a quella dei loro figli. Sono tanti, infatti, coloro che investirebbero parte della vincita in borse di studio universitarie ma c’è chi, già tra i 18 e i 24 anni, ha risposto di pensare di investire parte dei soldi vinti in fondi pensione. Sembra, da tutta questa situazione che si legge attraverso le risposte del sondaggio, che i giovani siano più lungimiranti mentre gli adulti tendano a godere del denaro vinto molto più alla giornata, senza troppo pensare a figli, parenti e amici.

Le donne e i più istruiti chiederebbero aiuto a un consulente finanziario più degli altri

Il sondaggio porta avanti anche l’idea di una donna meno arrogante nelle scelte, che si fida più dell’uomo a delegare alcune mansioni in cui non si sente sicura. Ad esempio, sono molte più le donne che chiederebbero aiuto, dopo la vincita, a un consulente finanziario per gestire la somma di denaro arrivata improvvisamente nelle loro vite.

Un gesto, sicuramente, accorto, intelligente, che permette alle donne di poter delegare, appunto, a professionisti competenti.

L’atteggiamento degli uomini, anche nel caso della vincita, sembra essere più egoista: pensano di poter fare tutto da soli, nella maggior parte dei casi non direbbero a nessuno della vincita, sono tendenzialmente molto meno generosi.

Liguria la regione più generosa d’Italia

Strano ma vero: nonostante quella che è la credenza popolare, nel sondaggio la Liguria è risultata la regione più generosa d’Italia, seguita subito dopo dalla Toscana. Fanalino di coda, in questa speciale classifica, la Sicilia, che risulta la regione meno generosa con Trentino e Abruzzo che seguono.


Insomma, tante curiosità, tante scoperte, di sicuro sono state anche tante le domande e le risposte interessanti di questo sondaggio che andremo ad analizzare e commentare con ancora più cura. Tutto quello che possiamo dire è che anche solo l’ipotesi di una vincita milionaria alla lotteria ha tirato un bel po’ di cose, sicuramente alcune inaspettate, altre più psicologiche e sociali di quanto si pensi.

Proprio la vincita di una somma di denaro, infatti, cambia l’esistenza in maniera radicale, soprattutto se inaspettata come per una lotteria. L’analisi più approfondita che seguirà cercherà di dare risposte concrete a ogni percentuale sia rappresentata, a ogni fascia d’età, genere e altro.

Analisi e commenti

La prima domanda, quella su ciò che faremmo (come prima cosa) se vincessimo 5 milioni di euro alla lotteria è già un quesito molto curioso da analizzare. Il 15,10% ha risposto che investirebbe soldi ma la risposta più gettonata, con il 26,70% è comprare una casa nuova, il primo pensiero per più di un quarto degli intervistati. Il 14,70%, un’ottima percentuale, farebbe il giro del mondo mentre l’11,70% utilizzerebbe quei soldi per ripagare debiti o mutui. C’è chi poi farebbe una vacanza costosa (il 7,80%), chi avvierebbe un business (il 6,90%), chi farebbe una donazione (il 5,80%), chi andrebbe a vivere in un’altra nazione (il 4,90%), chi risparmierebbe per la pensione (il 3,80%), chi comprerebbe un’auto (il 2,30%), chi una barca (lo 0,3%).

La seconda domanda, direttamente correlata alla prima, è cosa farebbero, dopo la vincita, come seconda cosa. Le risposte, anche qui, sono varie e articolate: il 21,20% investirebbe, il 20,20% comprerebbe casa nuova, il 10,10% farebbe una donazione, il 9,70% farebbe una vacanza costosa, il 7,90% comprerebbe un’auto, il 7,70% ripagherebbe i debiti, il 7,10% risparmierebbe per la pensione, il 6,10% farebbe il giro del mondo, il 6,0% avvierebbe un business, il 3,0% si trasferirebbe in un’altra nazione, l’1,0% comprerebbe una barca.

Il risparmio è considerato maggiormente nella seconda risposta in tutti i gruppi: se ne ricordano più tardi o non è una priorità (+5% in più rispetto alla prima scelta).

Come seconda scelta chi sceglie l’immobile poi sceglie gli investimenti e viceversa (le opzioni più scelte sia in prima che in seconda scelta).

Facendo caso alle percentuali in base a età, genere e altro, vediamo che il 2,8% degli uomini amerebbe girare il mondo, farebbe più investimenti (+8%) ma tutti i gruppi, eccetto i giovanissimi tra 18 e 24 anni, comprerebbero casa.

Le donne, più spesso hanno risposto che comprerebbero immobili (+10% rispetto agli uomini). Le donne, poi, con un +4% rispetto al genere maschile, sono più propense a pagare prima i debiti.

Gli uomini investirebbero in strumenti finanziari (+8%) di più delle donne (considerati più rischiosi rispetto agli immobili). Tutte questi risultati hanno confermato che mediamente gli uomini hanno un’avversione al rischio minore come riportano numerosi studi.

Altro fatto avvincente, in percentuale, è che i giovani dai 18 ai 24 anni sono quelli maggiormente interessati a far partire un business con il 16,7% come seconda scelta mentre nella fascia 25-34 anni l’11,5% si lancerebbe negli affari.

Investimenti, macchine e affari vanno a decrescere con l’età mentre vacanze e collezionismo salgono con l’età più adulta. Le barche, come si evince, non interessano tanto né come prima né come seconda scelta.

Sono più le donne, poi, che tendono a risparmiare per la pensione, soprattutto come seconda scelta. Se selezioniamo, invece, le persone laureate (circa 298 su 1000) vediamo percentuali più alte negli investimenti in generale (+3%), negli investimenti aziendali (+2%) e nel risparmio pensionistico (+1%). Le persone con una laurea post-laurea hanno percentuali ancora più elevate su queste scelte. Un dato del genere può dirci tanto sulla correlazione tra istruzione e consapevolezza finanziaria. Uno studio dell’Istat, nell’agosto 2023, ha addirittura equiparato una buona istruzione a una minore mortalità. Studiare, dunque, non solo allontana la morte perché ci sono più strumenti per comprendere cosa non vada e fare prevenzione ma ci permette di fare affari più consapevoli, appunto, meno fatti tanto per fare, giusto per provare. Una preparazione accademica ci permette, infatti, di vivere una vita migliore.

Andando avanti nel sondaggio, i single, come era prevedibile, sembrano più aperti ad avviare attività e a viaggiare per il mondo. Gli uomini preferiscono viaggiare per il mondo (+2,8%) più delle donne, ma resta comunque la terza scelta in assoluto dopo aver investito e comprato una nuova casa.

Le persone più ricche, attraverso alcune risposte specifiche, si sono rivelate meno generose nelle donazioni ma investirebbero e avvierebbero imprese il doppio rispetto alle persone meno abbienti.

Le persone ad alto reddito donerebbero meno della media in percentuale: esattamente un terzo (2% vs 6%). Si dimostrano quindi meno generose, seppur più ricche.

Ma investirebbero di più e avvierebbero il doppio delle attività rispetto a tutti gli altri. Solo il 2% si allontanerebbe dall’Italia mentre la media è del 5%.

Tra gli studenti abbiamo rilevato la percentuale più alta per l’avvio di attività: il 9%.

Solo il 2% delle persone agiate si trasferirebbe in un’altra nazione, meno della metà rispetto al 5% circa della media generale.

Fatto curioso: le persone di età compresa tra i 18 e i 24 anni vogliono trasferirsi all’estero solo la metà rispetto a tutti gli altri gruppi, con la scelta di “trasferirsi all’estero” in media nel 5% dei casi.

Le persone del Sud Italia si allontaneranno dall’Italia più delle persone del Nord. Investirebbero di più e comprerebbero di meno una casa. Gli italiani del nord preferiscono il settore immobiliare e preferiscono leggermente avviare un’impresa e risparmiare per la pensione.

Il sondaggio anonimo teneva traccia del dispositivo proprietario di ciascun utente e dalle risposte è risultato che gli utenti iOS sono meno generosi e hanno invece più spirito imprenditoriale degli utenti Android.

Investire i soldi o spenderli subito

Alla terza domanda, quella su investire i soldi o spenderli subito, gli uomini hanno risposto, molto più spesso delle donne, che investirebbero immediatamente i soldi vinti. Entrambi i sessi, però, preferiscono conservare una metà e investirne l’altra parte. +1,2% delle donne (l’8%) delle donne risparmierebbe tutto rispetto agli uomini.

La percentuale di spesa, comunque, aumenta con l’età. Solo il 7,5% delle persone più anziane risparmierebbe su tutta la vincita.

Comunicazione della vincita

Alla domanda, invece, “Potendo scegliere diresti ad amici o parenti della tua vincita alla lotteria?”, il 41% ha risposto che non lo direbbe a nessuno. Tuttavia, combinando le opzioni “Sì, solo ai parenti” (33%), “Sì, solo agli amici” (3%) e “Sì, a entrambi” (23%) otteniamo la maggioranza (59%). Quindi 6 italiani su 10 lo direbbero (un po’ più di 3 solo ai parenti e 3 ad amici e parenti).

Gli anziani sono quelli che tendono a fidarsi di meno, i giovani potrebbero dirlo a più persone tra amici e famiglia. In generale, comunque, gli italiani sono convinti che sarebbero più al sicuro solo in famiglia.

Possiamo anche affermare, viste le percentuali più alte, che le donne si fidano più degli uomini perché lo direbbero più facilmente a familiari e amici.

Più si va avanti con l’età, comunque, e più vince l’opzione di mantenere la vincita segreta. Se, infatti, dai 18 ai 24 anni si annuncerebbe la vittoria a famiglia e amici, dai 25 ai 34 anni la musica cambia: solo alla famiglia. Dai 35 in su, però, il silenzio è l’opzione preferita.

Si evince anche che i latini sono più aperti dei bianchi, i neri (con il 57%) sono quelli più tranquilli e fiduciosi nel poter parlare della vincita con gli altri.

Gli utenti iOS, invece, sono risultati più vicini alla famiglia e agli amici rispetto agli utenti Android.

Un’indagine americana del 2014 disegna una grossa linea di demarcazione tra chi compra device iOS e chi compra Android. Chi compra Apple, infatti, sembra essere più istruito e mediamente più ricco. Coloro che comprano Android, invece, ne sanno di più di tecnologia e hanno meno soldi. Queste piccole differenze, anche grandi in alcuni casi, permettono di comprendere come in un sondaggio come quello Pollfish ci possano essere disparità nelle risposte dei possessori di smartphone con sistemi operativi differenti.

I gruppi col reddito più elevato manterrebbero la loro vincita più privata.

Regioni come Campania e Piemonte sembrano avere popolazioni generalmente più aperte; non è emersa alcuna correlazione tra le regioni del Nord e del Sud Italia.

Numero di persone coinvolte

Alla quinta domanda sul numero di persone coinvolte nelle scelte di spesa/investimento, i più anziani è più probabile che si tengano la vincita per sé. Il 56%, invece, dei ragazzi fino a 24 anni, coinvolgerebbe anche la famiglia. Le donne, più generose degli uomini, sono state più propense a rendere partecipi i genitori e gli amici. Le persone di colore, al 71% quindi una percentuale molto alta, farebbero partecipare familiari e amici mentre le persone con un alto reddito sono più propense a viversi la vincita da sole.

Durata della felicità

La maggior parte delle persone intervistate, alla domanda su quanto durerebbe la loro felicità, ha ammesso che sarebbe felice più di un mese (68%). Ovviamente questo è solo quanto hanno dichiarato nel sondaggio, non sappiamo poi cosa succederebbe in un caso reale di vincita, ma ci si potrebbe aspettare delle percentuali ridotte.

Le donne sono risultate più felici degli uomini, in linea generale.

Solo il 7% ha risposto che sarebbe felice per un giorno, il 5% solo per poche ore.

Uno studio di Daniel Kahneman e Angus Deaton, entrambi premiati con il Nobel per l’Economia, hanno sostenuto che, dopo una certa soglia, i soldi fanno sì la felicità. Ovviamente il discorso non vale per tutta la popolazione ma, sicuramente, i soldi sono uno dei determinanti per essere felici.

Cambio di vita

Alla settima domanda, quella in cui è stato chiesto ai partecipanti se vincere 5 milioni di euro cambierebbe la vita, il 27% ha risposto che proverebbe a inseguire i suoi sogni, il 21% inizierebbe a viaggiare per il mondo, il 20% investirebbe e il 18% ripagherebbe i debiti.

Gli uomini, come abbiamo già visto, sono più disposti a investire delle donne: il 24% degli uomini, infatti, farebbe investimenti a dispetto del 16% delle donne. Ancora una volta le donne tendono a usare i soldi per pagare i debiti, per estinguere il mutuo.

Le cose di lusso piacciono un po’ a tutti ma mentre donne e giovani pagherebbero più debiti, gli anziani tendono di più a risparmiare.

I più giovani, poi, tenderebbero a investire in un’attività così come quelli che già partono da un reddito più elevato.

lavoro sì o no

La domanda successiva, che verte sul continuare a lavorare o meno dopo la vincita dei 5 milioni, ha visto questi risultati: la maggior parte delle persone sceglierebbe di continuare a lavorare ma userebbe una parte dei soldi per vivere una vita più agiata, specialmente le donne hanno scelto questa opzione.

Gli uomini, soprattutto quelli di mezz’età, tendono a investire di più rispetto alle donne o a lasciare il lavoro così da potersi godere un’esistenza milionaria. Gli uomini, infatti, sono anche più fiduciosi che, grazie a qualche investimento, i soldi possano durare più a lungo.

Tante donne e il 52,6% dei giovani continuerebbe a lavorare o, al massimo, si prenderebbe un po’ di tempo libero. Quelli di età compresa tra i 18 e i 54 anni continuerebbero la loro occupazione, sono gli over 54 che vorrebbero fare investimenti saggi e smettere di lavorare.

Interessante notare come non è stata trovata alcuna correlazione tra queste risposte e il reddito di partenza.

Come spenderesti i soldi vinti

Viaggiare il mondo in cui, la percentuale più alta dei partecipanti fino a 34 anni , vorrebbe spendere la maggior parte della vincita.

Coloro compresi tra i 35 e i 44 anni investirebbero mentre quelli più grandi di 54 anni comprerebbero una casa.

Lo stato civile dei partecipanti ha, comunque, cambiato molte risposte: i single e i conviventi viaggerebbero di più mentre gli sposati investirebbero in case o azioni. Divorziati e vedovi comprerebbero una casa mentre i separati sono più propensi ad aprire un’attività.

Biglietti della lotteria

Alla decima domanda, cioè quella su quanto frequentemente i partecipanti giochino alla lotteria, quasi il 90% (88,7%) ha risposto che non acquista mai, o solo occasionalmente, biglietti della lotteria.

Solo il 10% ha ammesso di giocarci spesso.

Quando si tratta di acquistare i biglietti l’8% delle donne (rispetto al 15% degli uomini) lo fa regolarmente o molto spesso.

Le donne sembra giochino di meno e lo conferma anche la percentuale di donne che dice di non aver mai giocato, cioè il 25%, rispetto al 16% degli uomini.

La fascia d’età 35-44 è quella che acquista più biglietti di tutti gli altri. I giovani (soprattutto tra i 18 e i 24 anni) acquistano molti meno biglietti rispetto ai gruppi più anziani.

Una notizia abbastanza inaspettata (leggi The Psychology of Playing the Lottery) è che man mano che il reddito sale cresce anche la percentuale di acquisto e di gioco.Uno studio di Morgan Hausel, “The psychology of money”, sostiene, però, che solitamente le lotterie come i gratta e vinci, quelle che costano poco, siano molto apprezzate proprio da coloro che hanno meno reddito e che funzionano come una sorta di equalizzatore sociale in cui tutti hanno pari opportunità di vincita.

Gli impiegati salariati e i lavoratori autonomi che giocano regolarmente sono circa l’11%.

Gli utenti iOS che non hanno mai giocato sono il 16% rispetto al 27% di quelli Android.

Oggetti di lusso o investimenti

Alla successiva domanda del sondaggio su investire la maggior parte della vincita o comprare beni di lusso, il 40% degli intervistati ha risposto che avrebbe investito per lo più, il 29% che avrebbe cercato una combinazione tra investimenti e acquisto di beni di lusso, il 3% solo lusso.

Le donne (+6%) tendono a risparmiare di più anche in questo caso con gli uomini (+8,8%) che preferiscono investire.

La fascia di età tra 35 e 44 anni è quella che ha il doppio delle persone, in percentuale, rispetto alle altre fasce che vuole acquistare lusso.

Donazioni

L’80% degli intervistati ha risposto che donerebbe parte dei 5 milioni di euro della vincita con un 20% restante che non ha intenzione di donare.

Il 35% delle persone che vogliono donare donerebbe a enti di beneficenza locali, il 29% ad associazioni come Medici senza Frontiere, Emergency, Greenpeace, ecc. Solo il 3,2% donerebbe, invece, alla Chiesa Cattolica.

Quasi nessuno, l’0,8%, donerebbe soldi allo Stato, ancora meno quelli che darebbero soldi a un partito politico (0,3%).

In questo caso, sono di più le donne, con un +1,9%, che non donerebbero nulla rispetto agli uomini.

Le donne scelgono, in proporzione, più enti locali mentre gli uomini sono più interessati alle borse di studio.

Un dato interessante è che più di una persona su 5, nel gruppo di età che va dai 18 ai 54, non donerebbe nulla ma, tra quelli più giovani (18-24) solo una persona su 10 ha dato questa risposta.

I giovani, quindi, risultano molto generosi così come gli over 54. Risulta curioso dato che i giovani sono generalmente economicamente inattivi, mentre ci si può aspettare questo risultato per quanto riguarda gli anziani.

L’indagine Global Trend in Giving, condotta nel 2020 in piena pandemia, ha confermato questo dato: sono le donne quelle più propense a donare ma se analizziamo le fasce d’età la generazione X e i millennials sono più propensi a donare dei baby boomers, cioè coloro che hanno superato i 54 anni d’età. Gli italiani, dunque, sono attenti al dono ma il dono, per questo il dato fa prevalere le generazioni più giovani, si fa sempre più digitale e, fortunatamente, sempre più informato. Sono tantissime, infatti, le persone che fanno ricerche e trovano informazioni sugli enti a cui vogliono donare così che, finalmente, si possa fare della beneficenza consapevole e non tanto per farla.

Tornando al sondaggio la Chiesa non piace in generale: solo il 5,4% degli over 54 anche la fascia tra 35 e 44 (3%), 18-24 (2,6) e 45-54 (meno del 2%) penserebbe di donare ai cattolici.

Le borse di studio, poi, sono quelle preferite dai giovani mentre gli enti locali piacciono agli anziani.

Coloro che hanno un reddito più elevato preferiscono borse di studio al doppio della media e donano due volte di più alla Chiesa.

Gli studenti preferiscono le associazioni come Medici senza Frontiere, Emergency, Greenpeace, ecc.

Per quanto riguarda le regioni, è la Liguria quella che ha la percentuale più bassa di persone che hanno risposto che non farebbero beneficenza (con il 10%). Al secondo posto troviamo la Toscana (con il 10,42) mentre le regioni peggiori sono Sicilia (con il 32,73%), Trentino e Abruzzo (con entrambe il 28,57%).

Rate vs tutto subito

Alla domanda se preferirebbero la somma a rate o tutta insieme, il 70% ha risposto che la vorrebbe tutta insieme, solo il 30% a rate.

Gli uomini vogliono tutto subito più delle donne.

I giovani fino a 24 anni scelgono le rate.

In tutti gli altri gruppi per età vince il tutto subito con un 78,4% degli over 54 che vuole tutto e subito.

Non c’è una chiara correlazione tra queste risposte e il tipo di reddito o di istruzione.

Qualcosa di particolare da fare con la vincita

Alla successiva domanda su cosa avrebbero fatto di particolare che non avrebbero mai fatto in precedenza, i partecipanti hanno dato tante risposte, tutte interessanti. Quelle principali le abbiamo divise per categorie come viaggi e vacanze, beni di lusso, investimenti, soddisfazione dei propri desideri, comprare case, aiutare gli animali, festeggiare con amici e parenti e tanto altro ancora. Abbiamo, poi, una serie di risposte così insolite da essere curiose:

Soldi per investire

Alla domanda su “quanti soldi metteresti da parte per gli investimenti” il 59% degli intervistati cercherebbe di mettere da parte la maggior parte da investire, il 7% risparmierebbe quasi tutto quello che ha guadagnato con la vincita mentre il 2% assolutamente nulla.

Le donne che hanno risposto che non risparmierebbero nulla per gli investimenti sono 4 volte più numerose degli uomini.

Il 9% degli uomini risparmierebbe quasi tutto per gli investimenti, mentre solo il 5,7% delle donne lo farebbe.

Coloro che hanno un reddito medio più alto risparmierebbero di più in percentuale rispetto alla media.

Avvio di un’impresa

Alla successiva domanda legata all’avvio di un’impresa, il 36% è aperto ad avviare un’impresa con i soldi della vincita, il 33% è, invece, ha risposto “forse”.

Come ci si sarebbe potuti aspettare più giovani hanno più voglia di iniziare una nuova attività con i soldi vinti: la metà dei giovani fino a 34 anni ha voglia di intraprendere un business, un altro 30% è in forse.

+5% degli uomini rispetto alle donne avvierebbe un’impresa.

Essere single ed avere una laurea influenza positivamente la scelta di avviare un’impresa.

Viaggiare

L’84% degli intervistati, alla domanda se userebbe parte della vincita per viaggiare, ha risposto di sì.

Nello specifico, sono più le donne (+3,2%) che gli uomini ad aver voglia di viaggiare.

La voglia di viaggiare non rallenta troppo con l’età, dato che ancora il 74% degli over 54 vorrebbe farlo.

Uno studio di Eurostat sostiene che nel 2030 saranno più di 140 milioni gli over 60 previsti in Europa, un numero 4 volte più grande del 2010. La maggior parte dei turisti previsti saranno asiatici, seguiti da europei, nordamericani e sudamericani. Un fenomeno in grande crescita, un turismo sicuro dal punto di vista economico che si rivolge a persone che sono già in pensione e, quindi, con molto più tempo libero a disposizione.

Vivere altrove

Più di 1 intervistato su 5 totali (22%) è intenzionato a trasferirsi fuori dall’Italia se vincesse la lotteria.Il 9% cambierebbe regione e l’11% cambierebbe città.

Quindi in totale il 40% delle persone vorrebbe allontanarsi dal luogo in cui vive effettivamente.

Gli uomini sono quelli più propensi a cambiare nazione (+6,3%) rispetto alle donne che, invece, preferiscono cambiare regione (+3,7%) o città (+1,8%).

Tra i 18 e i 24 anni le persone che cambierebbero nazione sono il 34% (1 su 3), mentre la quota scende con l’età e arriva al 14% per gli over 54.Anche “Muoviti città” diminuisce con l’età, diventando la metà per i >54 anni (7,3%). Restano forti invece i “trasferimenti regione” che addirittura aumentano con l’età (7,1% per i 25-34 anni e 11,2% per i >54 anni). Quindi agli anziani non interessa andare via dall’Italia ma in proporzione cambierebbero regione più dei giovani. In ogni caso, il 68% degli over 54 resterebbe a vivere dove già si trova.

1 studente su 3 lascerebbe l’Italia anche dopo aver vinto la lotteria. Le percentuali di persone che vorrebbero cambiare paese sono ancora più alte tra le persone che hanno fatto l’università o che hanno un dottorato.

Soldi in beneficenza

Alla domanda su quanti soldi i vincitori darebbero in beneficenza l’1% ha risposto che non darebbe nulla e solo lo 0,2% (2 uomini) donerebbe tutto.

L’80% degli intervistati donerebbe una quota piccola o moderata con le donne che sono più propense a donare rispetto agli uomini.

Secondo due studi pubblicati su Nature Human Behaviour (che vanno letti con attenzione senza cadere in stereotipi di genere), le donne sono leggermente più gratificate dal punto di vista chimico (maggiore dopamina) quando si impegnano in comportamenti generosi. Questo potrebbe derivare sia da un fattore culturale che puramente fisico ma si evidenzia una leggerissima differenza nella quantità di neurotrasmettitore rilasciato che permette al sesso femminile di sentirsi meglio.

I giovani e gli over 54 sono più generosi rispetto ai gruppi di mezza età, anche se sono meno economicamente attivi.

Interessante notare come le persone a reddito medio sembrano i più generosi.

Gestione del denaro

Per assicurarsi di gestire bene il denaro guadagnato, la maggior parte degli intervistati prenderà alcune misure: il 32% si farebbe aiutare da un consulente finanziario, il 25% creerebbe un piano finanziario e il 22% investirà in conti sicuri a lungo termine.

Le donne sono più propense a chiedere aiuto e a cercare consigli (anche da amici e familiari). Gli uomini, invece, provano a gestirsi da soli con investimenti sicuri.

Comunque il 31% tra uomini e donne cercherebbe una consulenza finanziaria e sono le persone più istruite che più si farebbero dare una mano da professionisti del settore (un esempio dell’effetto Dunning-Kruger).

Strumenti finanziari

Questa è forse una delle parti più interessanti del sondaggio per capire lo stato dell’educazione finanziaria in Italia.

Gli strumenti finanziari che gli intervistati sceglierebbero sono: immobili (35%) che rappresentano di gran lunga l’investimento finanziario più comune tra gli italiani; seguono azioni (15%), oro (12%), conti deposito (9%) e fondi gestiti (9%).

Solo il 3% degli intervistati ha scelto gli ETF, la metà del 6% che han scelto obbligazioni e BTP.

La così bassa percentuale di persone che sceglierebbero gli ETF (considerabili gli strumenti finanziari più efficienti e consigliabili per il 99% delle persone) è senza ombra di dubbio un segno di scarsa educazione finanziaria.

Alle donne piace molto più comprare immobili (40% rispetto al 29% degli uomini!).

In proporzione per ogni 6 persone che scelgono gli ETF di solito c’è solo 1 donna e 5 uomini, segnalando che la finanza è solitamente vista più come una cosa da uomini.

Agli uomini piacciono i BTP il doppio delle donne (9% contro 4%).

Gli strumenti di investimento dipendono molto dall’età: il gruppo più giovane preferisce le azioni (41%!) mentre la risposta più data degli altri gruppi sono gli immobili. La fascia di età 25-34 gradisce le azioni già la metà dei <25 (23%) mentre la fascia 35-44 le sceglie solo al 9% e per le fasce più anziane il 7%.

Gli ETF sono maggiormente scelti tra i 25 e 34 anni (5%).

La fascia 18-24 ignora completamente l’oro, che però è molto apprezzato dalle persone anziane (dall’11% al 16%).

Gli interessi per le obbligazioni aumentano con l’età, come previsto (mentre per i BTP non c’è una chiara correlazione).

Gli italiani di tutte le età in proporzione preferiscono di più i fondi gestiti con commissioni elevate, il doppio degli ETF. Gli over 54 hanno scelto i fondi gestiti nel 16% dei casi, un x16 rispetto agli ETF.

Questo ci fa capire come gli anziani abbiano una scarsa cultura finanziaria e si debbano affidare ai consigli delle banche che quindi collocano i loro prodotti.

I conti di deposito sono ampiamente apprezzati da tutte le età, molto più degli ETF.

Tra le persone con un alto livello di istruzione (almeno una laurea), un numero leggermente maggiore di persone ha scelto gli ETF (4% contro il 3% generale). Le persone a basso reddito preferiscono di gran lunga il settore immobiliare e sostanzialmente non conoscono gli ETF (1%). Le persone con redditi elevati preferiscono investire in azioni.

Chi ha scelto gli ETF ha scelto anche nel nella domanda 20 (“ sa faresti per assicurarti di aver gestire bene i soldi?”) nel 55% dei casi “Chiedo consulenza finanziaria”, quindi anche in questo caso vi è un effetto positivo Dunning-Kruger.

Acquisto di un immobile

Alla fine, tra gli intervistati, solo il 10% non comprerebbe immobili, che piacciono soprattutto alle donne.

Nessuna differenza statisticamente rilevante tra i gruppi di età, le comprerebbero un po’ tutti.

Beni di lusso e investimenti alternativi

Donne e uomini sono ugualmente attratti dalle auto di lusso come investimenti secondari.

Le donne con un +6% preferiscono di più le case per vacanze come investimento secondario rispetto agli uomini e percentuale simile per migliorie o ristrutturazioni domestiche. Agli uomini piacciono le opere d’arte o gli oggetti da collezione 3 volte di più delle donne.

Il gruppo di età 45-54 preferisce gli immobili più di tutti e 3 volte di più rispetto ai 18-24.

Le auto di lusso sono molto più apprezzate dalla fascia di età tra i 18 e i 24 anni (10%), mentre i gruppi più anziani solo all’1% (solo ai 35-44 piacciono ancora al 5%).

Con l’aumentare dell’età aumenta la considerazione per i trust funds o le fondazioni.

Cambiamenti nella quotidianità

Alla domanda su come cambierebbe la quotidianità con una vincita del genere “Aumento la spesa per vacanze e attività ricreative” batte di almeno 2 volte ogni altra risposta, ma a sceglierla sono soprattutto gli uomini.

Le donne battono gli uomini sulle opzioni per l’acquisto di auto e case, sul fondo di risparmio universitario per la famiglia e/o i figli e “Costruisco un’eredità creando fondi fiduciari per le generazioni future”.

Gli uomini tendono a pensare solo per sé stessi e la correlazione qui è chiara con più risultati in “vacanze, fondi pensione, cene fuori e divertimento”.

I 18-24enni e gli over 54 hanno scelto di più la possibilità di spendere in vacanze e attività ricreative.

Un fatto curioso: sono di più in proporzione i 18-24 che spenderebbero nel “fondo risparmio universitario per la famiglia e/o i figli”

I 35-44 anni sono i più interessati di tutti alle nuove case e automobili.

Contrariamente alla credenza popolare, i giovani sono quelli che tengono di più al fondo pensione. I gruppi di mezza età si preoccupano meno dei giovani e degli anziani dei risparmi per le generazioni future.

Secondo la ricerca condotta da BNL Paribas Cardif, il 73% di 1000 intervistati tra i 15 e i 30 anni, sostiene che si possa vivere molto meglio di ora nel 2030. Un risultato sorprendente che tocca tutti gli ambiti ma che, per i giovani, toccherà soprattutto il lavoro. Il 52%, infatti, pensa che si lavorerà in smart working, con asili e palestre obbligatori nelle aziende, con spazi di socializzazione lavorando solo 5 ore al giorno.

Impatto psicologico

All’ultima domanda del sondaggio che ha toccato l’impatto psicologico di una vincita milionaria.

La maggior parte delle persone, soprattutto le donne, si rivolgerebbe a un esperto per la consulenza finanziaria.

Gli uomini in proporzione preferiscono più delle donne creare da soli un piano finanziario e “prendersi il tempo per comprendere appieno l’impatto fiscale”.

Un +6% in più di donne creerebbe un budget per la spesa responsabile.

Secondo i risultati più sei giovane e più ti fidi delle tue capacità finanziarie (sarà davvero così? Dalle risposte precedenti sembra effettivamente che ne abbiano di più, forse non così tanto da giustificare questa differenza di percentuali).

Ma allo stesso tempo sono quelli che cercano la maggior consulenza finanziaria (32% contro 21% dei 45-54).

I 25-34 anni sono quelli che tengono di più alla propria salute mentale

I 45-54enni e gli over 54 sono quelli che si preoccupano di più delle questioni legali (6% e 11%) e della creazione di un budget responsabile, si preoccupano invece meno della creazione di un piano finanziario e della ricerca di una consulenza professionale.

Tutti i dati del sondaggio

Q1. Quale sarebbe la prima cosa che faresti se vincessi 5.000.000€ (cinque milioni di euro) alla lotteria?

La prima risposta, quella che dà voce alla domanda più importante, vede tante risposte differenti. Molti, tra i 1000 intervistati, comprerebbero una casa (26,70%), seguiti da investire soldi, un viaggio in giro per il mondo, pagare i debiti, fare una bella vacanza costosa, avviare un’impresa, fare una donazione in beneficenza, trasferimento in un altro paese, risparmiare per la pensione, comprare un’auto e, pochissimi, comprare una barca.

Compro una nuova casa 26,70%
Investo i soldi 15,10%
Vado in giro per il mondo 14,60%
Pago tutti i debiti/mutui 11,70%
Faccio una vacanza costosa 7,80%
Avvio un’impresa 6,90%
Faccio una donazione 5,90%
Mi trasferisco in un altro paese 4,90%
Risparmio per la pensione 3,80%
Compro una macchina 2,30%
Compro una barca 0,30%

Q2. E la seconda?

La seconda domanda mette in chiaro che chi, come primo pensiero ha avuto quello della casa, può pensare di investire soldi e viceversa. Nel 10,10% dei casi, anche di fare una donazione in beneficenza. Bene anche la vacanza costosa che, come pensiero secondario, arriva al 9,70. Ottima ripresa anche dell’auto che sale a 7,90.

Investo i soldi 21,20%
Compro una nuova casa 20,20%
Faccio una donazione 10,10%
Parto per una vacanza costosa 9,70%
Compro una macchina 7,90%
Pago tutti i debiti/mutui 7,70%
Risparmio per la pensione 7,10%
Vado in giro per il mondo 6,10%
Avvio un’impresa 6,00%
Mi trasferisco in un altro paese 3,00%
Compro una barca 1,00%

Q3. Preferiresti investire i soldi o spenderli subito?

Il 59,50% delle persone che hanno risposto al sondaggio ha pensato, saggiamente, di poter investire metà della loro vincita e spenderne l’altra metà. C’è, però, un 31% di persone che ha voglia di investire tutti i soldi e un 7,50% che vuole risparmiarli tutti ma senza investirli (seppur perderebbero di valore per colpa dell’inflazione). Solo il 2% li spenderebbe subito.

Metà investiti e metà spesi 59,50%
Investo 31,00%
Risparmio 7,50%
Li spendo subito 2,00%

Q4. Potendo scegliere diresti ad amici o parenti della tua vincita alla lotteria?

Interessante il 41,20% di persone che non direbbe nulla a nessuno, così come il 32,70% che lo direbbe solo ai parenti. Un 23,10% è più aperto e non avrebbe problemi a parlare della vincita mentre un 3% si fida più degli amici che della propria famiglia.

No, non lo direi a nessuno 41,20%
Sì, solo ai parenti 32,70%
Sì,a entrambi 23,10%
Sì, solo agli amici 3,00%

Q5. Numero di persone coinvolte dalle tue scelte di spesa/investimento

Un 59.30%, più della metà delle persone intervistate, risposto che l’unica persona coinvolta nelle scelte di spesa della vincita dovrebbe essere solo la persona interessata, cioè colui o colei che ha vinto. Il 36,10% sa di poter contare sul parere di amici e parenti, il 4,60% ha forte il senso di comunità e chiederebbe cosa fare a più persone a lui/lei vicini.

Solo io 59,30%
Amici/Parenti 36,10%
Comunità 4,60%

Q6. Quanto durerebbe la felicità quando scopri di aver vinto 5 milioni?

La risposta più gettonata, dopo una vincita di 5 milioni di euro è “più di un mese” di felicità con il 68,20%, il 13,40% sarebbe felice più di una settimana, l’11,30% sarebbe felice qualche giorno, il 4,70% solo poche ore e, addirittura, il 2,40% sarebbe felice solo un giorno.

Più di un mese 68,20%
Più di una settimana 13,40%
Qualche giorno 11,30%
Poche ore 4,70%
Un giorno 2,40%

Q7. In che modo vincere 5 milioni di euro cambierebbe la tua vita?

Il 26,80%, se vincesse la lotteria, avrebbe voglia di inseguire i propri sogni. Il 21,10%, però, migliorerebbe la propria vita iniziando a viaggiare per il mondo. C’è chi, però, amerebbe investire e chi pagherebbe prima tutti i debiti. L’8,80% si aprirebbe un’attività, il 3,10% farebbe regali costosi alle persone a cui vuole bene, il 2,60% farebbe shopping di lusso.

Inseguo un sogno 26,80%
Inizio a viaggiare per il mondo 21,10%
Inizio a investire 19,60%
Pago tutto i debiti 18,00%
Mi apro un’attività 8,80%
Faccio regali costosi a parenti/amici 3,10%
Inizio a fare shopping di lusso 2,60%

Q8. Se vincessi 5.000.000€ alla lotteria, continueresti a lavorare?

Il 38% continuerebbe a lavorare, quindi non lascerebbe la sua occupazione, ma userebbe i soldi vinti per condurre una vita più facile, con meno preoccupazioni. Il 23,80% investirebbe i propri soldi in maniera intelligente in maniera da non dover lavorare più, il 15,80% si prenderebbe un po’ di tempo per capire cosa fare, alcuni si godrebbero mesi di tempo libero, altri mollerebbero il lavoro per fare i milionari e basta (9,90%).

Continuerei a lavorare ma userei i soldi per avere una vita più semplice 38,00%
Investirei i soldi saggiamente e non lavorerei mai più 23,80%
Mi prendo qualche mese di stop e decido che cosa fare 15,80%
Mi prendo un po’ di tempo libero per godermi la vincita 12,50%
Lascio il lavoro e mi godo il mio tempo come milionario 9,90%

Q9. Come spenderesti la maggior parte delle tue vincite?

Il 19,80% delle persone spenderebbe la vincita viaggiando, il 19% si comprerebbe immobili, il 18,80% almeno una casa, il 12% si lancerebbe negli affari, il 9,90% aiuterebbe familiari e amici con i soldi della vincita, l’8,40% pagherebbe i debiti, il 7,10% risparmierebbe per la propria pensione, il 3,90% donerebbe in beneficenza e solo l’1,10% comprerebbe beni di lusso.

Viaggiando 19,80%
Comprando immobili 19,00%
Comprando una casa 18,80%
Aprendo un’attività 12,00%
Aiutando finanziariamente famiglia/amici 9,90%
Pagando debiti e mutui 8,40%
Risparmiando per la pensione 7,10%
Donando in beneficenza 3,90%
Comprando beni di lusso 1,10%

Q10. Acquisti spesso i biglietti della lotteria?

Il 35% ha risposto che acquista biglietti della lotteria raramente, il 32,90% occasionalmente tenta la fortuna, il 20,80% sostiene di poterlo fare, l’8,70% lo fa regolarmente e solo il 2,60% acquista biglietti molto spesso.

Raramente 35,00%
Occasionalmente 32,90%
Forse 20,80%
Regolarmente 8,70%
Molto spesso 2,60%

Q11. Investiresti la maggior parte delle tue vincite o la utilizzeresti per acquistare oggetti di lusso?

Il 40,20% degli intervistati sostiene che investirebbe soprattutto, il 29% acquisterebbe beni di lusso ma investirebbe altrettanto, il 28,20% risparmierebbe per il proprio futuro e solo il 2,60% acquisterebbe beni di lusso.

Investirei soprattutto 40,20%
Una combinazione di entrambi 29,00%
Risparmierei per il futuro 28,20%
Spenderei in beni di lusso 2,60%

Q12. Come useresti i soldi per restituire alla tua comunità?

Il 34,60% donerebbe dei soldi agli enti locali mentre il 29,20% affiderebbe il proprio denaro ad associazioni internazionali come Greenpeace o Medici senza frontiere. Il 19,80% pensa che non farebbe proprio nessuna donazione, il 12,10% penserebbe a delle borse di studio, il 3,20% donerebbe alla chiesa cattolica, l’0,80% donerebbe allo stato e solo lo 0,30% darebbe dei soldi ai politici.

Donazioni agli enti locali 34,60%
Donazioni alle associazioni (es. Medici senza frontiere, Emergency, Greenpeace, ecc.) 29,20%
Non credo di voler donare 19,80%
Borse di studio 12,10%
Donazioni alla chiesa cattolica 3,20%
Donazioni allo stato 0,80%
Donazioni a un partito politico 0,30%

Q13. Se ti fosse data la possibilità, prenderesti i soldi in un’unica soluzione o a rate?

il 69,20%, se gli venisse data la possibilità di scegliere, vorrebbe tutti i soldi in una sola volta, solo il 30,80% vorrebbe varie rate di importo minore.

Unica soluzione 69,20%
Rate 30,80%

Q14. Faresti qualcosa di particolare con i soldi vinti alla lotteria che altrimenti non avresti mai fatto?

In questa interessante domanda sono tante le risposte completamente differenti che sono state date dagli intervistati. C’è chi realizzerebbe sogni troppo spesso rimandati, chi farebbe crociere o andrebbe in posti mai visti prima, chi smetterebbe di lavorare, chi investirebbe in fondi pensione, chi acquisterebbe oggetti di design o si sottoporrebbe a interventi di chirurgia plastica.

Categoria Esempi di Risposte
Viaggi e Vacanze Viaggiare in posti esotici, fare un giro del mondo, crociere, visitare luoghi mai visti prima
Acquisti di lusso Comprare una casa, macchina, barca, oggetti costosi, vestiti di marca, articoli di design
Investimenti Investire in azioni, immobili, attività commerciali, fondi pensione
Beneficenza e Donazioni Fare donazioni a organizzazioni benefiche, aiutare i bisognosi, costruire ospedali, sostenere progetti sociali
Cambiamenti di vita Cambiare città, stile di vita, smettere di lavorare, avviare un’attività, aiutare familiari a migliorare la vita
Cure personali Sottoporsi a interventi di chirurgia plastica, migliorare la propria salute, prendersi cura di sé
Assistenza ai familiari Aiutare figli, genitori, nipoti, dare loro regali e case, sistemare le persone a te vicine
Soddisfare desideri Realizzare sogni a lungo rimandati, comprare oggetti da sogno, fare quello che non avresti mai fatto
Esperienze speciali Creare ricordi speciali, festeggiare con amici e parenti, regalare esperienze uniche
Impatto sociale Contribuire a progetti per il bene comune, migliorare il mondo, sostenere la comunità
Formazione ed Educazione Studiare, ottenere lauree, finanziare l’istruzione di sé stessi o degli altri
Casa e Proprietà Comprare case, costruire o ristrutturare abitazioni, avere una casa di lusso, acquistare proprietà
Attività ricreative Avviare hobby, sport, attività ludiche, creare luoghi per il tempo libero
Animali e Natura Aiutare gli animali, costruire rifugi, piantare alberi, sostenere progetti a tutela dell’ambiente

Q15. Quanti soldi metteresti da parte per gli investimenti?

Il 58,70% ha risposto che metterebbe da parte per investimento più del 50% della vincita, il 31,80% metterebbe da parte tra il 10 e il 30% dei soldi, il 7,20% userebbe quasi tutto mentre solo il 2,30% non metterebbe da parte nulla.

La maggior parte (>50) 58,70%
Qualcosa (10-30%) 31,80%
Quasi tutto 7,20%
Niente 2,30%

Q16. Utilizzeresti parte delle tue vincite alla lotteria per avviare un’impresa?

Il 35,60% utilizzerebbe parte della vincita per avviare un’impresa, il 32,70% probabilmente lo farebbe mentre il 31,70% non utilizzerebbe parte del denaro per diventare imprenditore.

35,60%
Forse 32,70%
No 31,70%

Q17. Useresti una parte delle vincite per viaggiare?

L’83,50% utilizzerebbe una parte della vincita per viaggiare, il 13,10% forse e solo il 3,40% dice no ai viaggi.

83,50%
Forse 13,10%
No 3,40%

Q18. Se vincessi lotteria, cambieresti città/regione/nazione? Andresti a vivere altrove?

Il 58,50% resterebbe dove si trova anche se vincesse la lotteria, il 21,50% cambierebbe paese muovendosi all’estero, il 10,90% cambierebbe città e il 9,10% cambierebbe regione.

No, resterei dove sono 58,50%
Sì, cambierei paese (andrei all’estero) 21,50%
Sì, cambierei città 10,90%
Sì, cambierei regione 9,10%

Q19. Quanti soldi daresti in beneficenza?

Il 48,80% darebbe in beneficenza una somma moderata della vincita, il 32,20% una piccola somma, l’11,10% niente, il 7,70% una somma importante e solo lo 0,20% quasi tutto.

Una somma moderata 48,80%
Una piccola somma 32,20%
Niente 11,10%
Una somma importante 7,70%
Quasi tutto 0,20%

Q20. Cosa faresti per assicurarti di aver gestire bene i soldi?

Il 31,70%, alla domanda cosa faresti per assicurarti una buona gestione dei soldi, chiederebbe aiuto a un consulente finanziario, il 24,50% creerebbe un piano e lo rispetterebbe, il 22,40% investirebbe parte del denaro a lungo termine in conti sicuri, l’8,40% darebbe priorità ai bisogni a lungo termine rispetto ai desideri a breve termine, il 6,10% distribuirebbe il denaro su conti diversi, il 3,90% non se ne preoccuperebbe e il 3% si farebbe aiutare da amici e parenti.

Chiederei a un consulente finanziario 31,70%
Creo un piano e lo rispetto 24,50%
Investo parte del denaro a lungo termine in conti sicuri 22,40%
Prioritizzo bisogni a lungo termine rispetto ai desideri a breve termine 8,40%
Distribuisco il denaro su diversi conti 6,10%
Non me ne preoccupo 3,90%
Mi faccio aiutare da amici/parenti 3,00%

Q21. In quali strumenti finanziari investiresti prevalentemente?

Il 34,70% investirebbe in immobili, il 14,60% in azioni, il 12% in oro, il 9,50% in fondi gestiti, il 9,40% in conti deposito, il 6,10% in obbligazioni così come in BTP, il 4,50% in materie prime e il 3,10% in ETF.

Immobili 34,70%
Azioni 14,60%
Oro 12,00%
Fondi gestiti 9,50%
Conti deposito 9,40%
Obbligazioni 6,10%
BTP 6,10%
Materie prime 4,50%
ETF 3,10%

Q22. Compreresti un immobile con le tue vincite?

L’89,70% comprerebbe con la vincita alla lotteria un immobile, solo il 10,30% non lo farebbe.

89,70%
No 10,30%

Q23. In quali altri tipi di lussi o asset investiresti?

Il 21,10% investirebbe in immobili, il 19,50% in case vacanza, il 14,30% farebbe ristrutturazioni o miglioramenti domestici, il 13,50% metterebbe soldi da parte per l’università di figli e nipoti, l’11,50% comprerebbe azioni o obbligazioni, il 10% investirebbe in un’impresa, il 3,70% avvierebbe una fondazione o un’associazione, il 3,40% acquisterebbe auto di lusso e il 3% comprerebbe pezzi d’arte o da collezione.

Immobili 21,10%
Case vacanza 19,50%
Miglioramenti domestici o ristrutturazioni 14,30%
Risparmio universitario per figli e nipoti 13,50%
Azioni o obbligazioni 11,50%
Investimenti in un’impresa 10,00%
Avviare un fondo fiduciario o un’associazione 3,70%
Auto di lusso 3,40%
Pezzi d’arte o da collezione 3,00%

Q24. Come cambierebbe il tuo stile di vita quotidiano con le vincite?

Il 33,60%, interrogato sul cambiamento di stile di vita quotidiano, sostiene che con la vincita aumenterebbe la spesa per le vacanze e per il tempo libero, il 16,50% creerebbe un fondo di risparmio per la famiglia e per i bambini, il 15% istituisce fondi fiduciari per le generazioni future, il 14,70% compra auto di lusso e case, l’11,80% usa il denaro per il proprio fondo pensione, l’8,40% spende più soldi per cenare fuori e per divertirsi.

Aumento la spesa per le vacanze e le attività nel tempo libero 33,60%
Creo un fondo di risparmio universitario per la famiglia e/o i bambini 16,50%
Costruisco un’eredità istituendo fondi fiduciari per le generazioni future 15,00%
Compro nuove macchine e case 14,70%
Uso il denaro per avviare un fondo pensione 11,80%
Spendo di più per cenare fuori e divertirmi 8,40%

Q25. Cosa faresti per prepararti all’impatto finanziario e psicologico di una vincita alla lotteria?

Il 24,80%, alla domanda su cosa farebbe per prepararsi all’impatto finanziario e psicologico della vincita, cerca una consulenza finanziaria professionale, il 19% crea un piano finanziario, il 16,80% crea un budget per poter spendere in modo responsabile, il 14,40% si prende del tempo per capire quanto pagherebbe di tasse, il 7,60% parlerebbe con un avvocato, il 6,40% investirebbe nella sua salute e nella sua sicurezza personale, il 4,40% svilupperebbe un piano per proteggere la privacy, il 4% parlerebbe con amici e parenti, il 2,60% si affiderebbe a un professionista della salute mentale.

Cerco una consulenza finanziaria professionale 24,80%
Creo un piano finanziario 19,00%
Creo un budget per spendere in modo responsabile 16,80%
Mi prendo del tempo per comprendere appieno l’impatto sulle tasse 14,40%
Parlo con un avvocato per considerazioni legali 7,60%
Investo nella mia salute e sicurezza personale 6,40%
Sviluppo un piano per proteggere la mia privacy 4,40%
Parlo con amici e parenti 4,00%
Parlo con un professionista della salute mentale 2,60%

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Come si presentava il sondaggio: preview

Declaration of Competing Interest

The authors declare that they have no known competing financial interests or personal relationships that could have appeared to influence the work reported in this paper.

References

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