Mani premium nel poker, quali sono e come devono essere giocate

Quando si inizia a giocare a poker, avere una mano premium è senza dubbio un obiettivo importante. Facciamo fatica a credere che esista anche un solo giocatore al mondo che non preferisca avere delle carte di partenza ottime, piuttosto che iniziare una partita con una starting hand marginale.
Francesco Cammuca, Author at imiglioricasinoonline.net Scritto da: Francesco Cammuca

Pubblicato il: 9.05.2025

Fiches e coppia d’assi

Mani premium nel poker, un bel biglietto da visita

Come ben sappiamo, nel poker – in particolare nel Texas Hold’em – ci sono ben 169 diverse starting hand. Spiccano ovviamente le 13 coppie, alle quali si aggiungono altre 78 coppie di carte suited – ovvero raffiguranti lo stesso seme – e le altre 78 combinazioni che sono invece definite unsuited, per esempio una carta di quadri e una carta di picche.

Tra tutte queste combinazioni, ci sono quelle che vengono chiamate nel poker mani premium. Se andiamo a guardare l’aspetto prettamente matematico, il 10% delle mani di partenza vanno considerate tali. In questo novero vengono inserite per convenzione statistica le coppie superiori ai Sette, quasi tutte le combinazioni che prevedono un Asso e i cosiddetti connectors suited e unsuited.

Questi ultimi due casi vanno attenzionati in maniera particolare. I connectors sono combinazioni che prevedono la presenza di due carte consecutive. Ad esempio, un Dieci e un Nove, oppure un Jack e una Queen. Tra le mani di partenza, i connectors suited assumono un valore più alto in quanto offrono la possibilità di ottenere più facilmente un colore.

Gli effetti di queste carte sul nostro gioco

Giocare a poker con una mano premium ci dà ovviamente la possibilità di affrontare la mano stessa in maniera diversa, certamente meno conservativa. Se ad esempio abbiamo a disposizione una coppia medio-alta, difficilmente giocheremo in call o ci adegueremo alle mosse degli avversari mentre ci troviamo in fase pre-flop. Dopo la discesa delle prime tre carte, faremo le nostre valutazioni.

Diverso è invece il discorso relativo ai già citati connectors suited, o più in generale le premium mani di partenza che non siano coppie. In quel caso è il decorso post-flop che ci dà la possibilità di capire come agire. A meno che non siamo dei giocatori fantasiosi e con una spiccata propensione per il bluff.

Del resto, mettere a segno dei punti nel poker non dipende solo dalle due carte che ci vengono distribuite a inizio mano. Step dopo step, deve essere il mix tra la nostra capacità di sfruttare le carte e la benevolenza del board a decidere tutto. Il nostro consiglio è quello di non “affezionarsi” alle carte, specialmente se abbiamo una coppia.

Giornalista freelance, cresciuto con la passione per il poker che ha sempre seguito da vicino. Ha iniziato a raccontarlo tramite articoli per poi ampliare la conoscenza anche agli altri giochi di carte e al mondo del gambling in generale.