Casinò chiuso da un anno era diventato fabbrica di cannabis

Ci sono storie a cui si stenta a credere, ma sono verissime. Per esempio, la vicenda dell’ex Aspers Casinò di Northampton, in Inghilterra, che a poco più di un anno dalla chiusura era diventato una organizzatissima piantagione di cannabis. La polizia, però, ha scoperto tutto ed è intervenuta con un blitz.
Claudio Poggi, Author at imiglioricasinoonline.net Scritto da: Claudio Poggi

Pubblicato il: 14/11/2025

Una fiche da casinò con il disegno di una foglia di cannabis.

UK: piantagione di cannabis in un ex casinò

La notizia è rimbalzata su diversi siti e, visti i tempi che corrono, qualcuno avrà pensato che si trattasse di una fake news. Non è così, anche sembra incredibile che i locali di un casinò, aperto fino a poco più di 12 mesi prima, possano essere stati trasformati in serre per coltivare piante di cannabis .

Siamo a Northampton, circa 110km a nord-est di Londra. L’Aspers Casinò, situato in Commercial Street, era stato operativo per oltre 18 anni , ma il Covid aveva causato una grossa crisi, poi sfociata nella chiusura avvenuta nell’ottobre 2024. Nel frattempo, il casinò era passato di mano due volte, fino all’acquisizione da parte di 1st and Last Gaming Events Ltd.

E i portavoce dell’ultima proprietà saranno rimasti senza parole, apprendendo dalla polizia di Northampton che, all’interno delle sale dell’ormai ex casa da gioco, sono state rinvenute migliaia e migliaia di piantine di cannabis. E non si trattava certamente di un’attività da ragazzini, viste le dimensioni e anche alcuni accorgimenti, come porte murate e stanze rinforzate in acciaio .

Cannabis nell’ex casino: c’è un arresto

La notizia del blitz da parte della polizia di Northampton ha fatto il giro del mondo, ma ad oggi si sa ancora poco sui reali mandanti di quella che sembra avere tutte le caratteristiche di una attività da criminalità organizzata. Al momento c’è soltanto un arresto: un trentaseienne, su cui gravano tutte le accuse.

Non è la prima volta che si avvia coltivazione di cannabis in uno stabile inutilizzato. Ad esempio, un episodio analogo era accaduto l’estate scorsa proprio da noi in Lombardia, in un capannone abbandonato nel lodigiano. In quel caso, la piantagione copriva circa 200 metri quadrati. Nel caso dell’ex Aspers, invece, le piantine erano distribuite su tutti i quattro piani del palazzo.

Al momento, non risulta indagata la società proprietaria del locale, che pure – fino a qualche mese addietro – prometteva una riapertura del casinò. Certo, è però molto strano che in così poco tempo si sia potuta organizzare un’attività così articolata. Secondo l’ispettrice Davis Lyons, che ha coordinato l’operazione, è possibile che fosse coinvolta – magari costretta a farlo – anche parte della popolazione locale.

Ex giornalista sportivo, da sempre appassionato di tutto ciò che è gioco. Sono il responsabile editoriale di IMCO e mi occupo di creare e supervisionare i contenuti.