Storia ed evoluzione delle slot machine

Le slot machine hanno alle spalle più di un secolo di storia e sono entrate nell’immaginario collettivo al punto che oggi è impossibile immaginari un casinò senza la loro presenza. Ma come è iniziato tutto? Scopritelo insieme a noi!

Preparati a iniziare un vero e proprio viaggio nel tempo. Nel corso delle prossime righe scoprirai tutto quello che c’è da sapere sulla storia delle slot, da sempre uno dei giochi più amati al mondo e che dopo aver visto la luce nella seconda metà del XIX secolo sono arrivate ai giorni nostri evolvendosi di pari passo con la tecnologia e adeguandosi ai tempi.

Le slot machine sono sempre state, in un certo senso, capaci di specchiare almeno in parte i tempi in cui erano operative. Per questo siamo sicuri che troverai affascinante quanto interessante questo articolo, in cui racconteremo come siamo passati dalla leggendaria Liberty Bell alle moderne videoslot online.

Le prime (quasi irriconoscibili) slot machine

La Sittman & and Pitt Poker MachineUn’antica poker machine Sittman and Pitt

Le origini delle slot machine sono nascoste nei bar affollati tipici degli Stati Uniti di metà XIX secolo, luoghi in cui la birra scorreva a fiumi e la gente era sempre pronta a scommettere, purché ne avesse modo. I classici saloon in voga nel Far West si erano trasformati in locali simili a quelli moderni: il gioco d’azzardo, legale o meno, era molto popolare, ma già allora gli appassionati erano sempre alla ricerca di novità.

Nel 1880 i primi giochi automatici fecero la loro comparsa su entrambe le coste: si trattava di strumenti davvero rudimentali e che sarebbero stati affinati soltanto negli anni, eppure riscossero da subito un buon successo. Uno dei primi modelli, ad esempio, rappresentava una gara ippica: il giocatore che indovinava il cavallo giocattolo vincente otteneva in premio dei sigari.

Nel 1891 una compagnia denominata “Sittman and Pitt” mise sul mercato a New York una delle prime slot di sempre: basata sul poker, aveva un involucro di metallo contenente cinque rulli, ognuno contrassegnato da 10 diverse carte da gioco. Per vincere era necessario ottenere una mano di poker, ma il 10 di picche e il fante di cuori non erano presenti su nessun rullo.

Le probabilità di ottenere una scala reale, e cioè la vincita più ricca, erano dunque straordinariamente ridotte. Non dimentichiamo inoltre un particolare di non poco conto: le vincite ai tempi venivano ancora pagate direttamente dai proprietari del locale, con tutti i problemi che questa pratica si portava dietro.

Chi ama i giochi da casinò online avrà già notato, a questo punto, che il prodotto firmato “Sittman and Pitt” era molto più simile al videopoker che alle slot. La storia dei casinò avrebbe potuto prendere un’altra direzione se questo design avesse spopolato: non fu così però, perché mentre questi giochi spopolavano sulla costa orientale, su quella occidentale un inventore si preparava a cambiare per sempre il mondo del gioco d’azzardo.

Il primo inventore delle slot machine: Charles Fey

La Liberty Bell, la famosa “campana della libertà” che si trova a Filadelfia, è uno dei simboli più amati dagli americani. Per chi ama il gioco d’azzardo, però, questo nome rappresenta anche quella che oggi viene riconosciuta come la prima slot machine di tutti i tempi, ideata dal “padre delle slot” Charles Fey.

Durante gli anni ’80 del XIX secolo Fey aveva sviluppato diversi progetti nel suo laboratorio di San Francisco, ma non è chiaro quando partorì l’idea che lo spinse a costruire il primo modello di Liberty Bell, una slot machine che avrebbe scritto la storia. La maggior parte degli appassionati considera comunque il 1894 come l’anno di debutto della prima macchina a 3 rulli al mondo.

La slot machine Liberty BellLa prima slot machine: la Liberty Bell

Charles Augustus Fey lavorava come meccanico a San Francisco, dedicandosi alle invenzioni nel tempo libero. Appassionato di gioco d’azzardo, secondo alcune fonti aveva costruito prototipi funzionanti di slot già nel 1887, anticipando in questo modo la “Sittman and Pitt”. Nel 1894 le sue creazioni cominciarono a diffondersi in bar e saloon, diventando sempre più popolari.

Il successo fu tale da spingere Fey a lasciare il lavoro per aprire una fabbrica apposita dedicata allo sviluppo di queste macchine meccaniche. Fu qui che nacque la Liberty Bell, ufficialmente riconosciuta come il primo modello di slot mai creato.

Dobbiamo a questa macchina il classico design della slot a 3 rulli, rimasta popolare per più di un secolo. I simboli presenti erano solo 5, e per ottenere una vincita era necessario allinearne 3 identici sull’unica linea di pagamento disponibile. Il successo fu garantito dal design, che i giocatori trovavano molto più intrigante rispetto a quello delle “poker machine”.

Nel 1898 Fey realizzò la “versione finale”, rivista e corretta, della Liberty Bell. Questa comprendeva l’importantissima funzione dei pagamenti automatici e una tabella di simboli definitiva comprendente diamanti, cuori, picche, stelle e ovviamente la “campana della libertà” che dava il nome al gioco. Fu questa versione a diffondersi in tutto il mondo all’alba del XX secolo.

Il simbolo della Liberty Bell offriva le vincite più alte, e fu questo il motivo per cui Fey rinominò così la sua più grande invenzione. Oggi i modelli creati dal “padre delle slot” sono quasi introvabili e molto apprezzati dai collezionisti: ne esistono al mondo meno di 10 esemplari, uno dei quali faceva bella mostra di sé nell’iconico Liberty Belle saloon di Reno, Nevada, aperto negli anni ’50 dai discendenti di Fey e chiuso nel 2006.

Come è nato il nome delle slot?

Gettoniera slot Le slot non sono sempre state conosciute come slot, né come fruit machine. Una volta che i progetti di Fey iniziarono a diffondersi, il layout tradizionale delle slot si guadagnò presto il soprannome di “bandito con un braccio armato” (“One-armed Bandit”) che in America è rimasto popolare fino ai giorni nostri. Il “braccio” era ovviamente la leva utilizzata per far girare i rulli, mentre l’appellativo “bandito” potrebbe essere attribuito alla natura piuttosto avara delle prime slot. Caratteristica che comunque non frenò l’ascesa di questi giochi.

Il termine “slot” fece la sua comparsa con i primi modelli completamente automatizzati. Fino a quel momento le slot machine richiedevano l’assistenza del locale dove erano situate: un addetto doveva verificare la vincita e quindi pagare il premio. Con l’introduzione delle macchine automatiche Charles Fey eliminò questo passaggio, e questo portò al nome con oggi conosciamo questi giochi.

Le prime slot funzionavano con un nichelino (5 centesimi) che andava inserito nella gettoniera, chiamata appunto “slot” in America. Per questo i giocatori cominciarono a chiamare le macchine “nichelino nello slot”, che poi fu semplificato e accorciato nel moderno slot. Curiosità: il jackpot della Liberty Bell, con 3 campane allineate, era pari a 50 centesimi. Una vincita niente male per l’epoca.

Un altro termine molto popolare con cui queste macchine vengono chiamate oggi, soprattutto in Gran Bretagna, è “fruit machine”. È entrato in voga negli anni ’10 e ’20, quando il gioco d’azzardo era soggetto a rigide restrizioni e le sale davano in premio caramelle alla frutta al posto del denaro. I produttori di slot si adeguarono creando simboli appositi, e il soprannome è rimasto fino a oggi per definire in generale qualsiasi tipo di slot machine.

I produttori delle prime slot

Man mano che le slot guadagnavano popolarità iniziarono rapidamente a diffondersi in tutto il mondo. Le prime variavano in dimensioni, ma in genere erano molto più piccole delle moderne slot a cui siamo abituati. Nel corso degli anni sono stati prodotti molti modelli e varianti diversi, che naturalmente oggi sono molto ricercati dai collezionisti. Come abbiamo già accennato il modello originale della Liberty Bell di Charles Fey oggi è quasi introvabile, ma ci sono tanti altri marchi retrò molto ricercati.

Fey si unì alla Mills Novelty Company, azienda che operava nel campo dei distributori di gettoni, e questa passò alla storia come il primo produttore ufficiale di slot machine. Tuttavia il brevetto non poteva essere registrato a causa delle leggi in vigore in California, e questo fatto lasciò il via libera alla concorrenza.

Ben presto altri imprenditori, come Thomas Watling e in seguito Ode Jennings, si affrettarono a copiare i primi progetti di Fey e a migliorarli: quando le slot iniziarono a diventare popolari in tutto il mondo, Aristocrat divenne il principale “provider” sul mercato globale.

Storia delle slot machine Mills

La Mills Novelty Company Inc.è stata l’azienda principale negli anni pionieristici delle slot machine, nonché la prima compagnia dedicata alla produzione in serie di queste macchine. Fondata dall’imprenditore canadese Mortimer Mills, oltre alle slot produceva distributori automatici e jukebox. Charles Fey entrò come socio subito dopo aver creato la Liberty Bell, motivo per cui la Mills Novelty fu la prima compagnia a poter sfruttare il classico design con 3 rulli.

Design di una slot di inizio '900Classica slot di inizio ‘900

La “Mills Owl”, la prima slot machine verticale prodotta dalla società, divenne così popolare da trasformare il logo della Mills Novelty in un gufo (“Owl”, appunto): poco dopo, l’azienda avviò la produzione della Mills Liberty Bell, che a lungo sarebbe stato il principale modello di slot machine negli Stati Uniti. Mills Novelty Co. rilasciò circa 670 macchine di questo tipo, oggi considerate molto preziose.

Nel 1907, Charles Fey iniziò a lavorare su un design migliorato della slot che sarebbe diventato noto come Operator Bell. Fu uno dei primi modelli a introdurre i simboli della frutta sui rulli, dando vita al popolare soprannome di fruit machine. Contemporaneamente arrivarono anche numerosi miglioramenti tecnici, come ad esempio una migliore gettoniera. La Operator Bell fu prodotta in ben 30.000 esemplari, chiaro segnale di come le slot machine erano ormai diventate un fenomeno di massa.

Intorno agli anni ’30, la collaborazione tra Mills Novelty e Charles Fey raggiunse l’apice con Silent Bell: come suggerisce il nome, questa slot machine era molto più silenziosa dei modelli precedenti, miglioramento non di poco conto considerando che i primi modelli erano estremamente chiassosi. Tuttavia la novità più apprezzata dai giocatori era l’aumento del jackpot, raddoppiato rispetto a quello precedente.

L’aumento del premio massimo in palio rappresentò un chiaro segnale per il futuro: da allora, infatti qualsiasi slot avrebbe sempre cercato di migliorare il jackpot. Uno scenario a cui però non prese parte la Mills Novelty, che sparì lentamente dal mercato: la sua divisione specializzata, la Mills Bell-O-Matic, conobbe un declino a partire dagli anni ’40, sorpassata dalla concorrenza, e infine cessò la produzione intorno agli anni ’80 del XX secolo.

La storia delle slot Watling: i primi innovatori

Storia delle slot WatlingLa classica slot Rol-a-Top di Watling

Thomas Watling fu tra i primi imprenditori capaci di intuire il potenziale di crescita di mercato delle slot, essendo entrato nel business insieme al fratello John nel 1889: i due furono tra i primi produttori al mondo, e i loro prodotti erano generalmente imitazioni della concorrenza apprezzati più per il marchio Watling, diventato molto popolare grazie a bilance a gettoni di alta qualità.

Verso gli anni ’30 del XX secolo le slot machine Watling mostrarono le prime innovazioni in fatto di design, soprattutto grazie alla svolta arrivata con la serie nota come Rol-a-Top: grazie a splendide decorazioni queste macchine rubavano la scena e garantirono il successo dell’azienda per molti anni. Una vera e propria “età dell’oro”, che tuttavia terminò quando la Watling fu incapace di dare vita a ulteriori novità: negli anni ’60 l’azienda un tempo leader del mercato cessò la produzione.

Le slot machine Jennings: miglioramenti tecnici

Storia delle slot JenningsUna delle prime slot machine Jennings

I design delle slot machine Jennings oggi estremamente popolari e ricercati, un vero e proprio pezzo di storia se parliamo di gioco d’azzardo. Ode Jennings fondò la sua Industry Novelty Company (che in seguito sarebbe diventata la Jennings & Company) nel 1906 dopo aver trascorso anni a lavorare per la Mills Novelty Company. La società, inizialmente specializzata nella riparazione delle slot Mills, in seguito iniziò a produrre i propri modelli.

Jennings è uno degli uomini che più ha migliorato le funzionalità tecniche delle prime slot machine: fu lui a creare un dispositivo con cui la macchina riconosceva un’ampia gamma di monete ed evitava inceppamenti, caratteristiche che permisero alle slot di trasformarsi da divertimento casuale a intrattenimento di alto livello.

La “Jennings & Company” fu tra i principali produttori di slot fino alla fine degli anni ’60, ma una successiva crisi non fu scongiurata neanche dopo la fusione con la Bell-O-Matic (l’ex divisione slot di Mills) e portò al fallimento dell’azienda nel corso degli anni ’80.

Le slot Aristocrat: un successo che resiste al tempo

Storia delle slot machine AristocratUna tipica slot machine Aistocrat

La produzione delle prime slot machine avvenne soprattutto negli Stati Uniti, nelle varie “mecche” che stavano nascendo nel Paese dedicate al gioco d’azzardo. Tuttavia la popolarità di questi giochi si diffuse, lentamente ma inesorabilmente, in ogni angolo del mondo: nel 1953 Len Ainsworth fondò la Aristocrat Leisure Ltd., azienda australiana che è entrata nella storia delle slot.

Dopo aver spopolato inizialmente in Australia le slot Aristocrat fecero la loro comparsa anche in Europa, gettando le basi per un successo che dura ancora oggi. Nel 1984 a Ainsworth fu diagnosticato un cancro alla prostata in fase terminale, motivo per cui l’azienda fu venduta: in mano ai nuovi investitori si è stabilita come secondo produttore di slot al mondo alle spalle di IGT.

Contrariamente alle pessimistiche previsioni dei medici, Ainsworth riuscì a vincere la battaglia contro il cancro, e una volta ristabilitosi fondò una nuova società, la Ainsworth Game Technology. Dopo essere diventata popolare soprattutto in Australia questa è stata poi venduta nel 2019 a Novomatic, quando prossimo al secolo di vita Ainsworth si è ritirato dal business.

Bally Gaming: la prima slot elettromeccanica

Storia delle slot machine BallyMoney Honey, la prima slot elettromeccanica

Le prime slot machine erano prodotti puramente meccanici, ma negli anni ’60 il cambiamento tecnologico iniziò a raggiungere anche il settore del gioco d’azzardo, e nel 1964 apparve sul mercato la slot elettromeccanica. Si chiamava Money Honey, e i suoi rulli giravano grazie a un meccanismo elettrico. Ovviamente aveva ancora una leva: all’epoca sarebbe stato molto poco familiare per i giocatori azionarla premendo un pulsante.

La società che ideò la Money Honey si chiamava Bally Manufacturing: nata nel 1932, si era specializzata inizialmente nei flipper per poi virare sulle slot nel 1936 (anno di uscita della Bally Baby) su felice intuizione del fondatore Raymond Moloney. Quando quest’ultimo morì il suo successore, Bill O’Donnel, arrivò addirittura a rivoluzionare il mercato, inseguendo un miglioramento tecnologico che culminò nella Money Honey.

Nonostante avesse ancora la leva, questa slot presentava moltissime novità: non solo era controllata elettronicamente, ma possedeva un contenitore “senza fondo” che poteva offrire pagamenti fino a 500 monete. Honey Money divenne un enorme successo, aprendo la strada ad altre slot elettromeccaniche e permettendo a Bally di diventare uno dei punti di riferimento del mercato. Un successo continuato fino agli anni ’80, a cui sono seguite crisi fino alla cessione del 1996 alla catena di hotel Hilton.

La prima vera videoslot

La prima videoslotFortune Coin: la prima videoslot

A proposito di Hilton: fu l’hotel di questa catena presente a Las Vegas a “battezzare” la prima videoslot della storia, prodotta dalla Fortune Coin Company nel 1976. Questa presentava rulli completamente virtuali, che venivano visualizzati su un televisore Sony da 19 pollici modificato appositamente: un design grezzo, ma innovativo e funzionale.

Inizialmente i giocatori reagirono con scetticismo alla novità: Fortune Coin era difficile da utilizzare, e mancava la fiducia nel layout elettronico dopo che per anni chi tirava la leva si era impegnato a mappare rulli e stimare da solo probabilità, tassi di vincita e ritorno al giocatore. Questa “falsa partenza” fu superata però nel 1978, quando l’azienda Fortune Coin fu acquistata da International Game Technology.

IGT è un nome conosciuto da tutti gli appassionati di gioco d’azzardo al giorno d’oggi: la sua presenza determinò un miglioramento del design di Fortune Coin, a cui vennero aggiunte linee di pagamento extra, i primi passi verso una rivoluzione elettronica che avrebbe cambiato per sempre lo scenario dei casinò fino a portarci ai giorni nostri, in cui i i migliori casinò online permettono ai giocatori di scegliere tra migliaia di slot.

La prima slot con bonus

Reel 'Em In, la prima slot con bonusReel ‘Em In, la prima slot con bonus

Se c’è qualcosa che tutti i giocatori di slot amano questi sono i bonus. Si tratta tuttavia di un’invenzione relativamente recente, dato che la prima schermata bonus è apparsa nel 1996: era infatti presente nella slot “Reel ‘Em In” prodotta da WMS, una delle società che è diventata famosa nel settore negli anni ’70.

Il “bonus secondario multilinea e multimoneta” è diventato rapidamente un successo tra i giocatori e ha segnato un altro cambiamento significativo nella direzione dello sviluppo delle slot, dato che poteva essere contemplato solo da una macchina completamente digitalizzata: in questo senso “Reel ‘Em In” segnò il passo finale verso una nuova era per le slot, testimoniata ulteriormente dal fatto che nel 1996 vide la luce il primo casinò online.

L’ascesa delle slot online: gioca dove vuoi

Con l’apertura del primo casinò online, avvenuta nel 1996, il panorama del gioco cambiò per sempre: il suo catalogo offriva appena 18 giochi, tutti realizzati da un provider allora sconosciuto come Microgaming, ed era circondato da molto scetticismo. In pochi avrebbero immaginato che da questo modesto progetto sarebbe nato un mondo che oggi conta migliaia di casinò virtuali.

Il boom dei casinò online ha trasformato il mercato: le videoslot hanno raggiunto una popolarità senza precedenti, ogni mese escono titoli nuovi e innovativi. La maggior parte dei classici un tempo popolari nei casinò fisici sono stati convertiti per l’online, mentre i provider hanno seguito questa tendenza e oggi sono presenti con i loro prodotti nei migliori siti slot online AAMS in circolazione.

Come certo saprete, siamo appassionati di casinò online e preferiamo giocare comodamente da casa. Come accade in qualsiasi cosa su Internet, insieme al gioco online sono arrivate anche numerose truffe: per questo è estremamente importante giocare con la massima sicurezza possibile.

In questo senso non esiste differenza tra slot meccaniche ed elettroniche, fisica o virtuale, a patto che queste ultime abbiano superato tutte le verifiche necessarie.

Le conversioni dei grandi classici

La slot machine Wolf Run di IGT

Un gran numero di slot online sono in realtà basate su slot machine reali che hanno spopolato nelle sale terrestri. È il caso ad esempio Book of Ra, presente in numerosi bar, sale VLT e casinò: non dovrebbe sorprendere, dato che l’obiettivo dei provider che si occupano di questi “porting” è quello di fornire la stessa esperienza che è possibile vivere dal vivo agli utenti che si collegano da casa.

IGT è uno dei principali fornitori di software al mondo se non il primo in assoluto. La storia dei suoi titoli è ricchissima: dopo aver spopolato nelle sale di tutto il pianeta, i giochi di questa azienda leader del mercato si sono fatti trovare pronti quando a metà anni ’90 sono stati aperti i primi casinò online. Un successo che non si è mai fermato.

Le conversioni da slot terrestri a slot online in realtà non sono così difficili da realizzare: i titoli moderni utilizzano complessi processori RNG molto simili tra loro sia che si tratti di giochi destinati a essere giocati dal vivo oppure sul web. Per questo motivo effettuare un “porting” su desktop o mobile è un’operazione relativamente semplice.

Il futuro delle slot online

La Realtà Virtuale è il futuro

Il mercato online è in continua evoluzione, e anno dopo anno è possibile percepire il miglioramento dei giochi realizzati dai sempre più numerosi provider sia dal punto di vista tecnico che da quello del gameplay. La storia delle videoslot è relativamente breve, ma nonostante questo è stata decisamente movimentata e in fondo non è che il nuovo capitolo di un lungo racconto, iniziato come abbiamo visto con Charles Fey alla fine del XIX secolo.

Oggi i titoli moderni si distinguono grazie a round bonus, animazioni avanzate e nuovi elementi che vengono aggiunti continuamente. Alcuni titoli, come Gonzo’s Quest e Finn and the Swirly Spin di NetEnt, stravolgono addirittura le basi che hanno sempre contraddistinto questi giochi, non basandosi neanche su rulli veri e propri!

Così come gli appassionati si sono spostati lentamente dalle sale fisiche a quelle online, disponibili su PC e mobile, in futuro la stessa migrazione potrebbe avvenire verso la Realtà Virtuale. I fornitori di videoslot sicuramente monitorano lo sviluppo di questa tecnologia, pronti a implementarla non appena sarà disponibile: più prima che poi c’è da scommettere che il mondo delle slot proporrà nuove entusiasmanti novità.

A quanto ammonta il più ricco jackpot mai vinto alle slot?

La più grande slot di sempre

Nel corso della loro storia le slot machine hanno sempre puntato a offrire premi sempre più remunerativi, un limite che spesso è stato dettato semplicemente da vincoli meccanici. I produttori dovevano infatti fare i conti sia con le dimensioni della tramoggia che con le effettive probabilità di azzeccare una combinazione vincente da sogno. Con l’avvento della tecnologia moderna questi limiti si sono spostati di molto, soprattutto da quando sono stati introdotti i primi jackpot progressivi.

Questi offrono oggi le vincite più elevate che qualsiasi appassionato di slot possa sognare. Richiedono una serie di macchine collegate tra loro, in cui una percentuale di ogni giocata contribuisce all’aumento di un jackpot che nel caso dei casinò terrestri sono spesso limitati a una certa area geografica, proprio come le lotterie.

Come potete facilmente immaginare le più grandi vittorie sono sempre state centrate negli Stati Uniti, soprattutto nello stato del Nevada dove le scintillanti torri di Las Vegas attendono il prossimo fortunato vincitore. Il più grande jackpot di slot nella storia è stato rivendicato nel casinò Excalibur il 21 marzo 2003: ben 39.719.826 dollari, una cifra impressionante per una scommessa di 100 dollari! Il jackpot faceva parte della famosa rete progressiva Megabucks ed è stato centrato da un ingegnere del software sconosciuto. A oggi questa vincita è ancora la più alta di sempre.

E se parliamo di jackpot online?

I casinò online hanno notevolmente ampliato le reti di slot con jackpot progressivo connesse tra loro, rendendole disponibili in tutto il mondo, e anche se ancora non possono rivaleggiare con i premi disponibili a Las Vegas le cifre sono sempre più vicine. Due di queste sono entrate nella top 10 delle vincite alle slot, e il livello medio dei jackpot cresce di anno in anno.

La vincita più grande mai ottenuta alle slot online è stata ottenuta secondo il Guinness dei Primati dalla famosissima Mega Moolah. È stata ottenuta il 6 ottobre 2015 da un soldato britannico in pensione, Jon Heywood, e ammonta a 13.209.300 sterline. Il record resiste ancora oggi, anche se è stato nel frattempo avvicinato in altre occasioni.

La storia delle slot continua

Le possibilità senza fine offerte da internet fanno in modo che le slot siano in continuo cambiamento. Il boom del gioco d’azzardo online ha portato a molta più innovazione e perfezionamento di quanto avvenuto nei decenni precedenti, fattori che hanno permesso alle macchine di conquistare un pubblico sempre maggiore. Se volete approfondire la vostra conoscenza dell’argomento vi invitiamo a leggere gli articoli elencati di seguito.