Tassa sulla fortuna: la guida aggiornata alle vincite al gioco

In questa guida vi spiego nel dettaglio cosa dice la legge sulle vincite al gioco e come bisogna comportarsi per giocare in piena tranquillità. La cosiddetta “tassa sulla fortuna” segue infatti delle regole precise. Ecco come funziona, quali differenze ci sono fra i vari giochi e tutti i miei consigli utili.

La tassa sulla fortuna (o sulle vincite al gioco)

Tasse sulle vincite al gioco: introduzione

Il settore dei giochi in Italia è rigidamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli). Ogni servizio di questo tipo deve essere infatti autorizzato.

Quando giocate in maniera legale, le tasse sulle vincite vengono trattenute alla fonte. Questo significa che non dovrete dichiarare né pagare nulla. Solo in alcuni casi il premio è indicato al lordo, ma comunque le tasse vengono detratte dal pagamento e non avrete ulteriori obblighi. Per lo Stato, questo significa introiti certi.

L’intero quadro, che più avanti vi spiegherò meglio, è influenzato da diverse normative. Il D. Lgs. 504 del 23 dicembre 1998, per esempio, ha istituito l’«imposta unica sui concorsi a pronostici e sulle scommesse». A questo ha fatto seguito la L. n. 190/2014 per giochi di abilità a distanza con vincita in denaro, mentre il Decreto Balduzzi ha regolamentato i messaggi pubblicitari relativi ai giochi.


La regolamentazione delle tasse su vincite da gioco

La regolamentazione fiscale dei premi in Italia è gestita da diversi enti. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) rilascia le licenze agli operatori autorizzati, come nel caso dei casinò online migliori. Agenzia delle Entrate e MEF si occupano invece del controllo e della riscossione dei tributi e di altre direttive fiscali.

Il logo dell’ADM (Agenzia Dogane e Monopoli)

Bisogna innanzitutto osservare che le vincite ottenute presso operatori con licenza ADM sono tassate alla fonte. Non avrete, dunque, l’obbligo di dichiarare gli importi vinti e pagare altre tasse.

Diverso è il discorso per chi gioca su piattaforme non autorizzate. La sola partecipazione è infatti di per sé illegale. In teoria le vincite andrebbero dichiarate tra i Redditi Diversi, ma ciò equivale ad ammettere un reato, con rischi penali e sanzioni amministrative.

Le vincite conseguite in casinò e siti autorizzati negli Stati membri dell’UE e nello Spazio Economico Europeo non rientrano nel reddito imponibile italiano (come da Legge n. 122 del 7 luglio 2016). La Corte di Cassazione, con sentenza n. 24589/2020, ha inoltre ribadito il principio della Corte di Giustizia UE, che vieta la discriminazione fiscale e la doppia imposizione.


Come funziona il meccanismo di riscossione

Gli operatori con licenza ADM operano come sostituti d’imposta. Applicano, cioè, automaticamente le ritenute fiscali sulle vincite e le versano direttamente all’erario. Voi ricevete l’importo netto già tassato, senza ulteriori adempimenti, mentre il concessionario calcola e versa mensilmente le imposte dovute.

Vi confermo, dunque, che per le vincite conseguite tramite operatori autorizzati ADM, non dovete inserire gli importi nella dichiarazione dei redditi, proprio perché la tassazione è già avvenuta alla fonte. L’esonero dall’obbligo dichiarativo vale sia per i giochi terrestri che online, purché svolti presso concessionari regolarmente licenziati. Vi consiglio però di conservare sempre la documentazione delle vincite. Questo vi permetterà infatti di dimostrare, in caso di verifiche, la legittima provenienza del denaro. La Cassazione ha stabilito infatti con ordinanza n. 18172/2025, che serve lo scontrino originale della giocata per superare presunzioni di maggiori redditi.


La tassa sulla fortuna gioco per gioco

La tassa su vincite gioco non è altro che il prelievo fiscale applicato alle vincite da gioco superiori alla franchigia di 500€. Il sistema è studiato in modo da garantire la riscossione automatica dei tributi attraverso gli operatori autorizzati ADM.

  • Giochi online e scommesseLe scommesse sportive e i giochi di casinò presso operatori ADM non sono soggetti a ulteriore tassazione personale, essendo l’imposta già versata dall’operatore all’Erario secondo delle percentuali stabilite per legge. La vincita che vedete è esattamente quella che incasserete.
  • LottoLe vincite al Lotto beneficiano della franchigia di 500€. Sotto questa soglia, l’importo è completamente esentasse. Sugli importi che invece eccedono il limite, si applica una ritenuta dell’8% calcolata esclusivamente sulla parte che supera i 500€. Se avete vinto 1.000€, l’imposta si calcolerà solo su 500€, con un prelievo di 40€ e una vincita netta di 960€.
  • SuperEnalottoIl SuperEnalotto applica un’aliquota del 20% sulle vincite superiori a 500€, incrementata dal 12% vigente fino al 2019. La franchigia di 500€ resta anche in questo caso esente. Il calcolo avviene sulla parte eccedente, quindi ipotizzando una vincita di 2.000€ si avrà un prelievo di 300€ e un netto di 1.700€.
  • Gratta & Vinci e lotterie istantaneeI Gratta & Vinci seguono lo stesso regime del SuperEnalotto, con aliquota del 20% sulla parte eccedente la franchigia di 500€. La ritenuta viene operata automaticamente al momento del pagamento del premio presso le ricevitorie autorizzate.

Il sistema della tassa sulla fortuna garantisce certezza fiscale attraverso la tassazione da parte delle piattaforme di gioco. Non ci sono, dunque, ulteriori obblighi sui giocatori.


Qualche consiglio pratico

Per evitare ogni rischio e gestire correttamente le vincite da gioco, vi suggerisco di seguire alcune regole fondamentali. Semplici accorgimenti che permettono di non incorrere in problemi fiscali, ma anche di giocare in piena sicurezza.

  • Verificate la licenza ADM: prima di giocare, controllate logo e numero di concessione.
  • Conservate ricevute e scontrini: in caso di controlli, possono essere richiesti quelli relativi a vincite degli ultimi cinque anni.
  • Stampate gli estratti conto bancari: quelli in cui sono riportati i movimenti collegati alle vincite possono essere rilevanti.Tenete conti separati: meglio differenziare quelli di gioco dai conti correnti ordinari.
  • Rivolgetevi a un commercialista: soprattutto in caso di vincite eccezionali o situazioni più complesse.
  • Consultate la lista ufficiale ADM: in questo modo è possibile essere certi di giocare su concessionari autorizzati.
  • Non giocate su piattaforme illegali: giocare su siti non AAMS è un reato, inoltre le vincite andrebbero dichiarate.

La corretta gestione fiscale delle vincite da gioco dipende, dunque, in primis dalla scelta degli operatori autorizzati e dalla conservazione dei documenti più importanti. La trasparenza del sistema ADM garantisce infatti la massima semplicità per i giocatori occasionali. Conservare le ricevute, invece, rappresenta la migliore tutela in caso di controlli.


Tasse su vincite da gioco: un sistema equo e trasparente

Come ho avuto modo di illustrarvi in questa guida, la regolamentazione fiscale delle vincite da gioco in Italia si caratterizza per il suo equilibrio. Il sistema tende infatti a tutelare sia l’interesse erariale che i diritti dei giocatori. La tassazione da parte delle piattaforme di gioco tramite operatori ADM garantisce trasparenza e semplicità. E tutto ciò elimina in gran parte gli obblighi per i vincitori occasionali.


FAQ

In questo articolo vi ho spiegato nel dettaglio tutto ciò che riguarda la tassazione sulle vincite al gioco. Ci sono però alcune domande che mi vengono poste di frequente e a cui risponderò brevemente in questa sezione.

Quanto si paga di tasse sulle vincite al gioco?

I giocatori non devono pagare direttamente alcuna tassa aggiuntiva sulle vincite al gioco, poiché queste vengono già trattenute dall'operatore di gambling online. Non avete dunque obblighi particolari, a patto di giocare sempre su piattaforme autorizzate dall’ADM. A titolo informativo, le aliquote pagate dagli operatori vanno dall’8% al 25% in base al tipo di gioco e all’importo vinto.

Quanto guadagna lo Stato ogni anno dalla tassa sulla fortuna?

Nel 2024 il settore dei giochi ha generato complessivamente 11,56 miliardi di euro all’Erario, secondo dati ufficiali ADM. Il gettito comprende sia le tasse sulle vincite dei giocatori che le imposte versate dagli operatori. Il settore rappresenta il terzo gettito erariale per lo Stato italiano dopo IVA e IRPEF.

Quando si può evitare di pagare le tasse sulle vincite al gioco d’azzardo?

Le tasse sulle vincite non possono essere evitate, però state tranquilli. La parte destinata allo Stato viene pagata dagli operatori e non avete obblighi di dichiarazione. L’importante è che scegliate sempre piattaforme con licenza AAMS, pienamente legali e in linea con le normative fiscali.

Che differenza c’è tra tassa sulla fortuna e tassa sulla vincita di gioco?

“Tassa sulla fortuna” e “Tassa sulla vincita di gioco” sono sinonimi che indicano lo stesso prelievo fiscale introdotto nel 2012. Il primo termine è quello più comunemente utilizzato dai media. Tecnicamente si tratta di ritenute da parte delle piattaforme di gioco sui “redditi diversi” secondo la normativa tributaria italiana.

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